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MotoGp, Stoner gareggia da solo Dottor Rossi, un vero disastro

Ad Aragon domina Casey. Secondo Pedrosa, poi Lorenzo. Il Vale con la nuova Ducati arranca e chiude in decima posizione: peggio di quanto fatto fino ad ora

Andrea Tempestini
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Il ritornello nella MotoGp non cambia: Casey Stoner si mette in testa con la sua Honda dopo poche curve e la gara è finita. Casey rimane in prima posizione fino alla fine, e giro dopo giro impone un ritmo per gli altri isostenibile. Secondo posto al Gran Premi d'Aragon per uno sconsolato Dani Pedrosa: "All'inizio ho cercato di stargli dietro - ha spiegato lo spagnolo della Honda - ma poi a metà gara la gomma ha cominciato a scivolare tantissimo dietro. La moto non riusciva ad andare diritta e anche se è stato divertente non ho più potuto prendere Stoner". Così Casey festeggia l'ottava vittoria stagionale e il secondo successo consecutivo ad Aragon dopo quello dello scorso anno in sella alla Ducati. "Andava di più" - Lo strapotere di Stoner viene inquadrato anche da una dichiarazione di Jorge Lorenzo, terzo al traguardo con la sua Yamaha: "Ci ho provato, ma andava più forte, specialmente nel primo settore". Insomma, "non sono riuscito a tenerlo". Lorenzo ha duellato con il nostro Marco Simoncelli per la terza posizione. Il pilota italiano è riuscito prima ad agguantare e passare Ben Spies e Lorenzo, per poi riperdere le due posizioni e avere nuovamente la meglio su Spies. Questo l'highlight di una gara che è stata tutto eccetto che divertente. Male tutti gli italiani. Loris Capirossi cade malamente ma fortunatamente senza Conseguenze, anche Dovizioso scivola nelle prime battute di gara, mentre prosegue il calvario di Valentino Rossi. Delusione Rossi - Il Dottore debuttava con la nuova Ducati, con telaio non più in carbonio ma di alluminio. La delusione è stata cocente. Prima la partenza dai box per aver punzonato il settimo dei sei motori previsti a stagione per regolamento. L'operazione rimonta non è riuscita. La nuova Ducati non è riuscita ad avere la meglio di diverse moto private. Dopo una buona partenza e qualche sorpasso, Rossi a fine gara ha dovuto subire impotente l'umiliazione dell'attacco portato da diversi piloti che, fino a domenica, non lo avevano mai visto in carriera. All'arrivo il Dottore è decimo, una manciata di posizioni indietro rispetto a quel poco che era riuscito a fare prima della gara di Aragon. Un tracollo assoluto.

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