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Pensionati L'assegno per Cicciolina in politica 3mila euro al mese per la parentesi in Aula

Il 26 novembre la Staller compie 60 anni ed avrà diritto alla pensione per la sua attività politica. "Ho lavorato duro, è ciò che mi spetta"

Costanza Signorelli
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Alla festa dei popoli padani di venerdì, a Pian del Re, il leader della Lega, Umberto Bossi, ha cantato vittoria "Era ingiusto toccare le pensioni, noi ci siamo opposti con testardaggine e alla fine ce l'abbiamo fatta". E infatti dopo il lungo braccio di ferro sul tema pensionistico nella manovra anti-crisi, Senatùr e compagni paiono averla spuntata. Questione chiusa? Così pare. Eppure l'argomento pensioni continua a scaldare gli animi. E questa volta ci pensa Cicciolina. Proprio così, perchè Ilona Staller dal 26 novembre, giorno del suo 60esimo compleanno, intascherà un'assegno da 3mila euro al mese e, di certo, non per la sua nota attività da pornostar. Per chi se lo fosse dimanticato, la procace signora ha occupato un seggio in parlamento dal 1987 al 1992 ed è proprio per questo che si godrà il lauto compenso. Nessuna vergogna - Ma la pornostar non si sente affatto privilegiata perchè "è una cosa che mi spetta. Ho lavorato duro, il mio non è stato il bunga bunga di un giorno". Su questo nulla da eccepire alla signora Staller. Se non fosse che da parlamentare, Ilona Staller, pare non sia stata così dedita come Cicciolina nella sua arte: in Aula di Montecitorio la signola registrò numerose assenze. Ma lei smentisce: "Partivo ogni mattina dalla Cassia con la mia Peugeot 205, mica avevo l'autista, un'ora e mezzo di traffico, spesso rientravo a mezzanotte. Studiai una campagna elettorale intelligente. E faticosa. Giravamo per le piazze io, Moana e Ramba, ho perso molti chili per la fatica. E alla fine ho preso 20 mila preferenze, seconda solo a Pannella. Gli italiani mi hanno voluta". E poi: "Questo beneficio mi spetta. So che risulta impopolare, ma allora gli italiani dovrebbero cambiare la legge, mica l'ho fatta io. Sarei disposta a versare tutto in beneficenza, ma solo se lo faranno anche gli altri". Ma la pornostar è attiva - Anche sull'invidiato stipendio, Cicciolina ha la sua ineccepibile versione "il 60 per cento lo davo al partito, mi restavano circa 3 milioni di lire. La metà li passavo ad un avvocato che scriveva per me le proposte di legge. Ne ho fatte una ventina". Dopotutto, sul sito della Camera qualche traccia del suo operato è rimasta: affettività dei detenuti, parchi dell'amore, insegnamento del sesso nelle scuole, tasse ecologiche sulle auto, no alle pellicce. "Quando feci un discorso contro la violenza sulle donne - spiega inoltre la Staller - mi applaudì pure Nilde Iotti". E se la parlamentare Ilona Staller, che siate o d'accordo o meno, va in pensione, la Cicciolina pornostar è nel pieno delle sue forze: il 23 è al Jolly & Pupe, sexy bar di Chieti. "Canto. A seno nudo, me lo posso permettere".

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