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Depressa ma faceva le regate Graziata la giudice fannullona

Solo una multa simbolica al gip che per quasi un anno si è assentata dal Tribunale per andare in barca a vela

Lucia Esposito
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Per i suoi colleghi era a letto con una lombosciatalgia, sprofondata nel buio della depressione. Così almeno diceva il certificato medico che il giudice per le indagini preliminari di Vicenza, Cecilia Carreri, ha presentato per quasi un anno. In realtà lei se la spassava a bordo di una barca a vela, si lasciava spingere dai venti dell'Atlantico sulle acque azzurre, partecipatava alle regate piuttosto che starsene in ufficio a smaltire i faldoni che intanto si accumulavano sulla sua scrivania. Il verdetto - Il giudice preferiva lasciarsi cullare dalle correnti della Manica: si è difesa dicendo che "l'attività ludica personale faceva parte di un percorso di recupero delle potenzialità personali e di verifica delle capacità di autostima". Insomma, le regate erano per lei la terapia più efficace.  La giustizia con lei è stata lenta come sempre (il caso risale al 2005) e pure molto clemente. Come si legge sul quotidiano La Stampa, il giudice fannullone è stata graziata dalla Corte dei Conti. E' stata condannata solo a una multa simbolica:6700 euro. Poco più dello stipendio netto che la gip percepisce ogni mese. Poco male per dieci mesi e mezzo di navigazione per l'emozione di salpare l'Atlantivo e vedere le luci di Bahia L'inchiesta penale per truffa e falso, invece, era stata archiviata: il Csm l'ha solo punita con il trasferimento.

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