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Lampedusa, caos immigrati Viminale: "Via tutti in 2 giorni"

Dopo l'incendio di ieri, scontri tra abitanti e immigrati. Intervengono gli agenti, decine di feriti. Sindaco assediato: ho un bastone

Lucia Esposito
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Non contenti di aver appiccato il fuoco al centro d'accoglienza di Lampedusa che li ospitava, gli immigrati hanno minacciato anche di far saltare in aria una pompa di benzina con alcune bombole rubate proprio dal centro. Ed è a questo punto che è arrivata la reazione dei lampedusani che hanno iniziando un' intensa sassaiola. L'intervento delle forze dell'ordine è stato immediato, con cariche sulla folla per disperderla. Decine i feriti tra i violenti e gli agenti di polizia, trasferiti al Poliambulatorio dell'isola per le cure. Grave un tunisino trasportato urgententemente a Palermo in eliambulanza. Nel tardo pomeriggio il sottosegretario all'Interno Sonia Viale annuncia che "entro le prossime 48 ore tutti i clandestini presenti a Lampedusa saranno trasferiti per essere poi rimpatriati". Giornalisti aggrediti - Negli scontri è stata aggredita anche una troupe di Sky e l'operatore della Rai, Marco Sacchi. Minacciati dai lampedusani anche diversi giornalisti di Adnkronos che sono stati allontanati al grido di: "Non vi vogliamo, sparite".   La reazione del sindaco - Intanto l'ira del sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, chiuso nel suo ufficio con una mazza da baseball dopo la tentata aggressione di tre lampedusani, è tutta nei confronti del ministro dell'interno Maroni. "Svuoti immediatamente l'isola. Siamo stanchi - ha detto a SkyTg24 - Lampedusa ha già dato con l'accoglienza di 55 mila immigrati e non vuole più dare". E sulla mazza da baseball dice: "Mi devo difendere, e sono pronto a usarla, scrivetelo pure". In 48 ore via tutti - "Entro le prossime 48 ore tutti i clandestini presenti a Lampedusa saranno trasferiti per essere poi rimpatriati". Lo assicura, in una nota, il sottosegretario all'Interno con delega all'immigrazione e asilo, Sonia Viale. "Gli atti vandalici e le rivolte poste in essere dai cittadini tunisini - sottolinea - nascono dalla loro consapevolezza di essere   rimpatriati. Tali episodi di inaccettabile violenza non modificano il piano dei rimpatri, che - assicura - prosegue e non subirà   rallentamenti". Il sottosegretario esprime, dunque, "la più ferma condanna per le violenze in corso sull'isola" e conferma "la massima e costante attenzione del Viminale su quanto sta accadendo. Un ringraziamento - conclude Sonia Viale - va al Prefetto, al Questore, alle Forze  dell'ordine ed ai Vigili del Fuoco che stanno tenendo un comportamento attento e responsabile in un momento di forte tensione".

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