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Milanese salvo, Tremonti no Pdl in rivolta contro Giulio

La Camera vota no all'arresto: 312 contro 306. Il Cav: "Così poco scarto?". Ministro a Washington per evitare imbarazzi. La maggioranza: "Immorale"

Lucia Esposito
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Un'assenza che imbarazza quella di Giulio Tremonti. Se Marco Milanese è salvo, il ministro lo è certamente meno. La sua assenza in aula non è passata inosservata. Il ministro non ha partecipato al voto del governo tenuta in mattinata perché,  è stato fatto sapere, "è in viaggio per Washington" dove da venerdì iniziano i lavori del Fondo monetario internazionale. Circostanza questa che ha creato non pochi malumori tra le fila del Pdl. E mentre Silvio Berlusconi ha liquidato la domanda dei cronisti, alcuni deputati hanno giudicato "immorale" la sua assenza. Lo sconcerto di Ghedini - Come ha riferito il vicedirettore di Libero Franco Bechis, nella cronaca in diretta dalla Camera, quando Nicola Ghedini ha visto che non c'era ha sgranato gli occhi davanti a Isidoro Gottardo: "Ma come fa a non venire a votare contro l'arresto di un suo collaboratore?". Guido Crosetto, che non ama Tremonti, va giù duro: "E' una questione prima di tutto umana".. ma c'era il G8... "mandava un sottosegretario e poi andava il giorno dopo.." Gabriele Toccafondi rivela che nel gruppo riunito era palese la rabbia: "La cosa piu'carina venuta fuori era : si vergogna della sua maggioranza e dei suoi collaboratori? Bene, Giulio venga in Parlamento. gli faremo ballare la rumba". Santanché: "Ingiustificabile" - Una dura reazione, in questo caso affidate alle agenzie di stampa, è arrivata dal sottosegretario all'Attuazione del programma, Daniela Santanchè: "E' umanamente vergognoso che il ministro Tremonti oggi non fosse in aula. Nella vita come in politica - ha scandito - bisogna essere uniti nella buona e nella cattiva sorte. Noi ci abbiamo messo la faccia in nome del garantismo e in difesa delle prerogative del Parlamento, ma non abbiamo visto la faccia di Tremonti. E' ingiustificabile", ha chiosato la Santanché. Milanese difende Giulio - In difesa del ministro però si è schierato proprio Marco Milanese, che si èm detto convinto del fatto che per le assenze in aula non vi siano altre motivazioni che le messioni all'estero o altri gravi impedimenti. "Il ministro Tremonti, così come il ministro Frattini, erano in missione e rappresentavano l'Italia all'estero", ha spiegato il deputato del Pdl nel corso delle registrazioni di Porta a Porta, commentando le polemiche all'interno del Pdl sull'assenza del ministro del Tesoro a Montecitorio. "Non mi sento di muovergli nessun tipo di critica, non mi permetto", ha aggiunto. "Sono convinto che sia stat come doveva essere un voto di coscienza. Qualcuno dell'opposizione ha tentato di rendere politico questo voto - ha concluso il deputato del Pdl -, cosa non corretta. Quando si vota sulla vita di qualcuno bisogna votare secondo coscienza".

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