Sfrenati A letto con le amiche della moglie Tarantini: "Se escono le chiamate sono morto"

Andrea Tempestini

Dalle carte della procura di Napoli emerge anche un Gianpaolo Tarantini preoccupato per il suo matrimonio. Le intercettazioni compromettenti, infatti, avrebbero rischiato di distruggere il rapporto con la moglie. Una in particolare, quella in cui si scopre un maxi-ordine di rose rosse - cento, per la precisione - per le amiche della consorte, che dopo la serata ad Arcore passavano il resto della notte con lui in albergo. "Sarei rovinato" - Negli atti dell'inchiesta depositati per il Tribunale del Riesame, infatti, ci sono anche le carte che certificano i rapporti che Giampi intratteneva con le amiche di  Angela 'Nicla' Bevenuto. La conferma ai pm arriva dallo stesso faccendiere pugliese: "Lo ho detto un giorno, chiamo Lavitola al telefono, dico a Lavitola: guarda che se vedo che queste benedette telefonate sono sui giornali, quindi escono, io sono rovinato perché ci sono delle telefonate a...con me ad alcune amiche intime di mia moglie che potrebbero uscire sul giornale e mia moglie il giorno dopo...mi sparerei". "Racconto scene di sesso" - Tarantini spiega che nelle telefonate cadute nella rete delle intercettazioni "racconto scene di sesso avvenute con amiche intime di mia moglie, e il giorno dopo commentiamo. Lei non sa l'esistenza di queste cose: né dei miei rapporti così intimi né del fatto che le avessi portate a casa di Berlusconi". Il pm, secondo quanto risulta dagli atti, incalzava Tarantini: "Le stesse che porta da Berlusconi?". Quindi la risposta: "Sì, però io vado a casa sua, facciamo la cena, dopo la cena le porto al De Russie, con me in albergo, io chiamo l'American Express, la Centurium, la carta, la nera, per farmi mandare delle rose urgentemente in camera. Cento rose rosse. Faccio sesso con loro, poi vado via. Il giorno dopo chiamo e commentiamo. Quindi - la scontata conclusione - penso che tutto questo non piacerebbe a mia moglie".