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La Lega Nord sta con Romano Maroni: "No alla sfiducia"

Il ministro leghista: "Non c'è alcun motivo per accogliere la richiesta dell'opposizione. In passato le abbiamo sempre respinte"

Andrea Tempestini
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Niente sfiducia a Saverio Romano. Secondo il ministro leghista Roberto Marioni non c'è alcun motivo per sfiduciarlo. Il titolare degli Interni ha spiegato, rispondendo alle domande dei giornalisti a Castellanza, nel varesotto, a margine di una cerimonia pubblica: "E' una mozione di sfiducia presentata dall'opposizione. Ne sono state presentate in passato, sono sempre state respinte. Non vedo francamente perché non si debba fare la stessa cosa". Con queste parole Maroni ha messo in chiaro le posizioni del Carroccio sul conto del ministro indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione. La mozione di sfiducia individuale sarà votata mercoledì alla Camera. Maroni ha poi anche cercato di spazzare via le voci sulle tensioni all'interno della Lega Nord: "Siamo sempre compatti, questa è la nostra forza. Leggo oggi sui giornali stravaganti ricostruzioni, pettegolezzi, analisi dentro la Lega: sono tutte cose inventate". In verità la base leghista, che giò non ha digerito il 'no' all'arresto di Milanese, vorrebbe segnali forti da parte del Carroccio. Ma la Lega deve difendere l'esecutivo. Inoltre, come ha spiegato il capogruppo alla Camera, Marco Reguzzoni, "voteremo no perché se passasse il principio che uno si deve dimettere in base a un avviso di garanzia, consegneremo a qualsiasi pm il potere di licenziare un ministro".

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