Cancro, medici inglesi da choc Niente cure ai malati terminali

Lucia Esposito

Una tesi che fa discutere. E che dividerà l'opinione pubblica. In un articolo pubblicato su Lancet Oncology, un gruppo di 37 esperti guidati dal professor Richard Sullivan del King's College di Londra, si sostiene che la medicina moderna dà ai malati terminali di cancro "false speranze" prescrivendo loro costosissime medicine quando non ci sono più speranze.  I medici sostengono che, in alcuni casi, ai malati terminali non dovrebbero essere prescritte nuove terapie non sperimentate ma solo cure palliative. Gli specialisti affermano che una "cultura dell'eccesso" nei reparti oncologici ha reso i costi delle terapie anti-cancro insostenibili soprattutto alla luce di un progressivo aumento dei nuovi casi della malattia. "I dati dimostrano che una sostanziale percentuale delle spese per cure anti-cancro avvengono nelle ultime settimane e mesi di vita e che in larga percentuale dei casi queste cure non solo sono inutili ma anche contrarie agli obiettivi e alle preferenze di molti pazienti e famiglie se fossero state adeguatamente informate delle loro opzioni". Secondo gli autori dello studio questa prospettiva fa sì che il mondo occidentale "si sta avvicinando a una crisi": nella sola Gran Bretagna il costo delle terapie oncologiche è salito a oltre 5 miliardi di sterline da 2 miliardi nel 2002.