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"Festa per la Dc e De Gasperi al posto del 25 aprile 1945"

Un ordine del giorno di Garagnani (Pdl) accolto come "raccomandazione". Insorge l'Anpi. E la Lega Nord sfotte

Andrea Tempestini
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Il governo accoglie "come raccomandazione" l'ordine del giorno presentato dal parlamentare bolognese del Pdl, Fabio Garagnani, che contiene la proposta di sostituire le celebrazioni del 25 aprile 1945 con il 18 aprile 1948, il giorno delle prime elezioni politiche vinte dalla Democrazia Cristiana guidata da Alcide De Gasperi. L'esecutivo butta sul piatto l'idea: meglio celebrare la Dc che i particiani. "La vera data fondante" - La proposta è stata resa nota dallo stesso Garagnani, che in una nota ha scritto di avere "ricevuto dal servizio di controllo parlamentare la conferma scritta dell'accoglimento come raccomandazione da parte del Governo del mio ordine del giorno che, in sede di discussione della manovra finanziaria del 14 settembre, impegnava e impegna il governo a sostituire la festività del 25 aprile con il 18 aprile 1948 che - sottolinea il parlamentare -, a parer mio è la vera data fondante ed unificante della democrazia italiana". Le motivazioni - L'onorevole del Pdl spiega che "le motivazioni con le quali i partigiani della sinistra combatterono il nazifascismo non erano certo ispirate al desiderio di instaurare la libertà, bensì a quello di creare un regime comunista che fu proprio evitato graze alla vittoria del 18 aprile 1948". Infine, conclude Garagnani, "anche in riferimento a San Petronio il governo ha accolto, nello stesso ordine del giorno, la mia richiesta sulla base della quale ciascun comune, tra cui ovviamente Bologna, necessita di mantenere la propria identità storica e religiosa celebrando i propri santi patroni". Insorge l'Anpi, provocazione Lega - Immediata la reazione dell'Anpi, l'associazione dei partigiani. Il presidente Smuraglia ha commentato: "Questo parlamentare, evidentemente, cerca la provocazione. Mi domando come davanti ai problemi economici gravissimi di questo Paese gli possa essere venuta in mente un'idea così assurda. Il 25 aprile è una festività consolidata nella mente e nel cuore di tanti italiani. Come si può pensare di sostituirla con il ricordo di un'elezione politica vinta da una parte. Non ha nessun senso e nessuno la prenderà in considerazione". Contrari anche il Pd e l'Idv. Ma tra chi si oppone alla proposta c'è anche la Lega Nord, che per bocca del Senatore Fabio Rizzi ha lanciato una provocazione: quella di festeggiare la legge truffa del 1953. "Sostituire il 25 aprile 1945 con il 18 aprile 1948? Cosa senza alcun riferimento storico se non quello che la Democrazia cristiana vinse le elezioni e il Fronte popolare le perse. La storia è storia: il 25 aprile 1945 fu la sconfitta del nazifascismo, grazie agli alleati, al Cln e al sollevamento popolare. A questo punto - è la provocazione di Rizzi - Garagnani proponga anche di festeggiare la legge truffa del '53. Seriamente: penso che uno come de Gasperi si sarebbe fatto una grande risata su una provocazione come questa solo per stare sui giornali".

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