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Di Pietro: "Gli auguri fateli a me". E poi: "Non posso arrestare solo il tempo"

Domani è il compleanno anche del leader Idv. All'alba dei suoi 61 anni confessa la sua natura giustizialista: vorrebbe arrestare anche i minuti

Costanza Signorelli
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Oggi si sa è il compleanno del presidente del consiglio Silvio Berlusconi ed è anche la 60esima festa del suo peggior nemico in politica, Pierluigi Bersani. Ma di questo si è già parlato in abbondanza. Dai paralleli tra i due 'gemelli-diversi', all'ironia della sorte che li vede per una volta uniti da un comune destino, sino alle idee su cosa regalare all'uno e all'altro. C'è chi addirittura ha organizzato una festa in piazza  dedicata al premier e dal sapore squisitamente antiberlusconiano: il titolo è Se non vieni, te lo tieni e l'appuntamento era fissato in Piazza Affari stotto il "Dito Medio" di Cattelan. Insomma l'ironia si spreca in questo giorno di festa. L'invidia - Ma c'è una cosa che forse è sfuggita ai più. C'è un personaggio che in questa giornata dedicata a Silvio, soffre più di tutti la gelosia di stare in disparte. Come la rabbia del fratello minore quando tutte le attenzioni sono rivolte verso il primogenito. La triste sorte di chi arriva sempre un momento dopo, quando la scena è già occupata. E' Antonio Di Pietro che interpellato ai microfoni di Radio 24 risponde: "Non faccio gli auguri nè a Berlusconi nè a Bersani. Dovreste essere voi a farli a me perché domani è il mio compleanno". L'identità - Non solo. E' proprio all'alba del suo sessantunesimo compleanno che Tonino finalmente rivela a tutti la sua vera natura. Forse accecato dalla gelosia per Silvio, Di Pietro si tradisce. Al conduttore che gli domanda cosa vorrebbe auguare al premier nel giorno del suo compleanno, Di Pietro risponde: "L'unica cosa che non siamo riusciti ad arrestare è il tempo che passa". Bell'augurio. Non che ci fosse estraneo il suo animo giustizialista, ma ora ne abbiamo testimonianza diretta.

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