Riforma elettorale, Maroni: "Ora cambiamo il sistema"

Andrea Tempestini

Le firme raccolte per chiedere il referendum sul sistema elettorale hanno stupito anche Roberto Maroni. "Sono rimasto impressionato dal numero di firme raccolte in così poco tempo - ha commentato il ministro dell'Interno -: anche questo è un segnale forte, sono dell'opinione che vada ascoltato e che si debba procedere al referendum". "Con Napolitano tutto ok" - "Non so se il Parlamento si metterà a riformare la legge elettorale, ma se lo farà - ha proseguito Maroni - dovrebbe riformarla nel senso del referendum". Il ministro ha poi cercato di gettare acqua sul fuoco delle polemiche accese dalle dichiarazioni al vetriolo di Giorgio Napolitano su Lega e secssione: "Ciò che ha detto non incrina i nostri rapporti". Le pensioni non si toccano - Infine il titolare del Viminale è tornato sul tema delle misure necessarie per frenare la crisi economica. "Si può discutere in maniera intensa su tutto tranne che su un punto, l'abolizione delle pensioni di anzianità - ha puntualizzato -, che è il chiodo fisso di Confindustria ma è una cosa ideologica". Questa la risposta fornita da Maroni ha chi lo ha interpellato sulle richieste definite comunque "sacrosante" avanzate dagli industriali per lo sviluppo.