Tremonti contro il premier: "Se si vota si va meglio"

Andrea Tempestini

Una buccia di banana su un terreno di per sé già troppo scivoloso. Giulio Tremonti partecipa al vertice Ecofin in un momento delicatissimo per Italia e Vecchio continente e ai giornalisti che gli chiedono perché lo spread dei titoli di stato spagnoli con i bund tedeschi sia minore di quello dei Bot italiani il ministro dell'Economia risponde svelto: "Nel caso della Spagna potrebbe dipendere dall'annuncio di elezioni anticipate e dalle prospettive di un nuovo governo". I più maliziosi leggono queste parole come un invito al premier Silvio Berlusconi ad imitare il collega Zapatero, che ha annunciato qualche mese fa il ritorno alle urne. Di fronte a questa ipotesi, Tremonti ha fatto un sorrisino: "Ho detto così per dire". La smentita - Successivamente lo stesso Tremonti ha provato a gettare ulteriore acqua sul fuoco della polemica che si è nel frattempo accesa: il ministro vuole andare ad elezioni anticipate? "Ero in Lussemburgo e non stavo parlando di politica interna italiana - ha scritto in una nota -. Ogni Paese ha la sua particolare situazione. L'italia ha appena fatto il pareggio di bilancio e sta facendo la legge di stabilità. Ogni riferimento alla politica italiana è di conseguenza totalmente infondato e strumentale". Banche a rischio - Di sicuro, al di là delle questioni interne, dall'Ecofin in Lussemburgo Tremonti lancia un grido d'allarme globale: "La crisi ha orami epicentro in Europa, gira intorno ai rischi sovrani e da ultimo si vede anche nelle banche". "Tutti gli sforzi" dei Paesi europei - ha aggiunto il ministro dell'Economia, sono "tesi a evitare il default della Grecia". Così Tremonti ha risposto a chi gli chiedeva se nel vertice fosse stata affrontata l'ipotesi di un default di Atene. "Questa - ha rimarcato - è la posizione dei capi di Stato e di governo dell'Europa". Eurobond - Giulio è poi tornato su uno dei temi a lui più cari, quelli dei titoli di debito continentali. "Se vogliamo gli eurobond dobbiamo avere un livello maggiore di governance nell'Unione Europea. La discussione fra ministeri e anche in politica - ha proseguito -, ad esempio nel partito popolare, è che serve una governance più forte un'architettura istituzionale più forte. Certo occorre modificare il trattato - ha aggiunto -. Con maggiore disciplina, controlli e sanzioni in contropoartita ci può essere consolidamento fiscale". Avanzo primario - Per quel che riguarda i conti del Belpaese, Tremonti ha sottolineato che "l'Italia è uno, forse l'unico Paese al mondo che ha l'avanzo primario. Noi siamo in controtendenza e questo contribuisce alla discesa del debito pubblico, siamo sulla strada giusta, altri meno. Confesso - ha chiosato Giulio - che preferirei non avere un avanzo primario, magari avere anche il deficit ma con un debito più piccolo". Per l'Italia "avere un avanzo primario è necessario". In ogni caso, "con il pareggio di bilancio noi abbiamo la tenuta dei conti pubblici anche in assenza di crescita". Pensioni - Poi una battuta sul sistema previdenziale italiano. "In Europa - ha continuato il titolare di via XX Settembre - noi abbiamo una valutazione sul nostro sistema di pensioni molto buona in merito a solidità e stabilità, e io mi riconosco in quel giudizio. Il resto - ha concluso rispondendo a chi gli chiedeva ipotesi sull'innalzamento dell'età pensionistica - sono considerazioni politiche nazionali che si fanno a Roma".