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Cara Selvaggia, ecco i miei servi Tutti ai miei piedi, anzi sotto

Francesca Lovatelli Caetani replica alla Lucarelli e ai suoi "schiavetti fetish". Fiori e mail per supplicarmi: "Prendimi a calci"

Giulio Bucchi
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Pubblichiamo la "risposta" di Francesca Lovatelli Caetani a Selvaggia Lucarelli, che su Libero del 29 settembre rivelava di avere decine di richieste di uomini disposti a pagarla per essere suoi "servi". L'articolo è tratto dal blog Movida del Tgcom. Achille, figlio di Apollo, era chiamato “pie' veloce”, Cenerentola perdeva la scarpina e, grazie al mitico accessorio, passione di tutte le donne, il Principe la ritrovava. La vostra trend setter non è un'eroina, come Cenerentola non si sente portata – avendo il 40 di scarpe e il 41 di stivali! – e il suo Principe l'ha già trovato ma, qualcuno, prima o poi, dovrà spiegarle come mai, da anni, i suoi piedi sono diventati la passione e l'ossessione di molti uomini. Tutto è iniziato anni fa, quando conducevo un programma radiofonico insieme a due colleghe. Ho ricevuto una mail nella quale qualcuno – un ammiratore – mi faceva i complimenti per la voce e il programma e mi diceva che sarebbe stato disposto a fare i mestieri e a svolgere tutti i lavori domestici purchè potesse stare ai miei piedi e, magari – il suo sogno! – lo prendessi a calci nel sedere, sottomettendolo. In un attimo di ingenuità – sì, anche io sono ingenua! – pensai ad uno scherzo: “Guarda un po' le mie colleghe come si divertono nelle pause!”, pensai. Risposi che conducevo il programma insieme a due colleghe e avrei pensato alla proposta se lui avesse dato la sua disponibilità anche per cambiare le tapparelle a casa della prima collega e riverniciare le pareti della casa della seconda. Da quel momento è iniziato il delirio, tra fiori, mail, telefonate in radio, tentativi di inviarmi stivali e scarpe fingendosi l'ufficio stampa di noti marchi moda, sino all'attesa, fuori da un party, dove mi accorsi del fan dei miei piedi dallo sguardo assatanato mentre salivo i gradini del locale indossando un fantastico paio di sandali-gioiello. Arrivata a casa iniziai a informarmi e Internet è colmo di informazioni sul settore: imparai che io, per lui, avrei dovuto essere la Padrona, “Mistress”, e lui il mio schiavo, “Slave”. Ero diventata anche la barzelletta delle amiche… “Perchè non gli fai ristruttare la casa? Una bella pulita generale, no? E quando il fidanzato ti fa arrabbiare, lo convochi, indossi le scarpe più belle e poi ti sfoghi su di lui – o meglio sul suo lato B, inveendo contro il sesso maschile…” Riuscii a liberarmene, ma mi rimase un dubbio: perché proprio io? Forse per colpa della mia passione per le scarpe, o dalla cura dei miei piedi? Ai tempi di Facebook impazzano di nuovo le proposte: “Mi manderesti una foto dei tuoi piedi?” Uomini che scrivono monologhi che non ricevono risposta e chiedono di fare le pulizie nel week end… Sindrome da casalingo disperato, o, anche qui, desiderio di sottomissione? Per non parlare delle mie vacanze in località templi del centro sinistra, o i miei inverni in città un tempo fulcro del centro destra; ovunque, sia che fossi a piedi nudi su una spiaggia, o con una ballerina, o con un tacco 12 super griffato, mi ritrovavo il solito fan del piede… “Scusa, mi vergogno un pò a chiedertelo, ma ti dispiace se ti lecco il piede? Solo due minuti per favore… Però non lo scrivere mai sulle tue rubriche…” “Se ti presentassi con un paio di Caovilla, salissi sulla scrivania del mio ufficio e mi mettessi un tacco sul petto, potrei impazzire…” E via così! La passione per i miei piedi, dunque, è bipartisan e spesso sono proprio gli uomini di potere – ma non solo quelli – ad adorare la sottomissione. Da diversi anni anche'io, come scrive Selvaggia Lucarelli che apprezzo molto, ho un discreto numero di uomini aspiranti schiavetti ai miei piedi. Ma io un maschio e uomo vero in casa ce l'ho, e me lo tengo stretto, non sotto i piedi! di Francesca Lovatelli Caetani  

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