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Il ricatto di Woodcock a Papa

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Da Pioggioreale il parlamentare del Pdl spiega: "Il pm dice che se parlo di Berlusconi mi farà uscire dal carcere"

Costanza Signorelli
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Dal carcere di Poggioreale parla Alfonso Papa, il parlamentare del Pdl in carcere dal 20 luglio scorso per l'inchiesta P4. E i pm napoletani iniziano a tremare. Perché le accuse che il politico muove, soprattutto nei confronti del magistrato napoletano John Henry Woodcock, sono davvero pesanti."Il pm Woodcock - spiega Papa - mi ha fatto sapere che sarebbe disponibile a farmi scarcerare a patto che ammetta almeno uno degli addebiti mossimi e renda dichiarazioni su Berlusconi e Lavitola o almeno su Finmeccanica".  Lo scrive in una lettera consegnata lunedì al capogruppo al Senato di Popolo e Territorio, Silvano Moffa. Papa rende noto inoltre di aver denunciato alla procura di Roma i pm napoletani che indagano su di lui. "Un disegno ben preciso" - Ma il contenuto della lettera è ancor più ampio. Papa spiega come, a suo avviso, ci sia un disegno  ben preciso dei magistrati circa la sua posizione processuale: "L'obiettivo dei giudici è quello di farmi rimanere in cella fino al 26 ottobre e farmi cominciare il processo in carcere, costringendomi ad assistere all'udienza dietro le sbarre. Come potrai leggere dai provvedimenti del Riesame - scrive ancora Papa - resto in carcere perché 'in quanto parlamentare' potrei sempre inquinare le indagini per il mio ruolo; e non sono ritenuto compatibile con gli arresti domiciliari perchè 'in quanto parlamentare' non potrei essere privato della facoltà di comunicare liberamente. Quindi io 'in quanto parlamentare' sono costretto a restare in galera. Puoi immaginare quanto grande sia allora la lesione del mio diritto alla difesa, proprio perchè penalizzato in quanto parlamentare". "Voto vergognoso" - Intanto, il gruppo parlamentare Popolo e territorio presenterà "una mozione parlamentare per discutere tutto questo dopo il vergognoso voto del 20 luglio che ha autorizzato l'arresto di Papa", ha detto il capogruppo Silvano Moffa, in una conferenza stampa convocata dopo l'incontro in carcere che si è tenuto lunedì mattina tra una delegazione di parlamentari e Alfonso Papa. La replica di Lepore - "Questa lettera, se è vera, non merita commenti": il procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore, si è limitato a spendere poche parole per commentare le pesanti accuse mosse da Papa nella lettera inoltrata a Moffa. Nei mesi scorsi Lepore aveva più volte difeso strenuamente l'operato dei suoi pm, tra cui Woodcock.

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