Cerca
Logo
Cerca
+

Ha favorito il gas russo di Putin: 7 anni di carcere a Tymoshenko

Ucraina, condannata la leader del partito d'opposizione ed ex premier: avrebbe causato un danno da 138 mln di euro

Lidia Baratta
  • a
  • a
  • a

Colpevole di abuso d'ufficio. E' il verdetto del tribunale di Kiev per il premier ucraino Yulia Tymoshenko. Secondo il giudice Rodion Kireev, presidente del tribunale Pechersky, la leader del partito Batkivshchina abusò dei suoi poteri ordinando alla agenzia statale di energia Naftograz di firmare un contratto di fornitura di gas con la Russia di Putin nel 2009. Guarda la fotogallery "Pressioni indebite" - I pubblici ministeri accusano la Tymoshenko di aver esercitato pressioni indebite per ottenere l'accordo sul gas e hanno chiesto la condanna dell'ex premier a sette anni di carcere. Secondo il giudice Kireev, l'azione causò un danno di un miliardo e mezzo di grivna alla società nazionale al gas, un valore di circa 138 milioni di euro. Una somma che vale, ha sottolineato il giudice, "più di 250 volte l'entità del reddito minimo di un comune cittadino ucraino". "Copione imposto da Yanukovich" - Durante il processo, Yulia Tymoshenko, in carcere dallo scorso 5 agosto, ha dal canto suo accusato il giudice del tribunale di Kiev di recitare un copione imposto dal presidente Yanukovich. Yanukovych nega di aver a che fare con l'accusa. I due leader si scontrano dal 2004, quando la Tymoshenko sostenne la rivoluzione arancione che portò Viktor Yushchenko alla vittoria delle elezioni presidenziali contro Yanukovych. Nel 2010 però quest'ultimo ebbe la meglio sulla Tymoshenko, vincendo le presidenziali con la promessa di diminuire l'influenza della Russia sul Paese e di avvicinare l'Ucraina all'Europa. "Continuerò le mie battaglie" - "Gloria per l'Ucraina!" ha esclamato prima di entrare in tribunale la Tymoshenko. "Il verdetto non cambierà niente nella mia vita, nella mia lotta - ha detto ai reporter - continuerò le mie battaglie per l'Ucraina e il suo futuro". L'ex primo ministro aveva già annunciato che avrebbe fatto ricorso alla corte internazionale se fosse stata condannata. "Voi sapete - ha detto fuori dall'aula - che questa sentenza non viene pronunciata dal giudice Kireyev ma dal presidente Yanukovich" I sostenitori - Centinaia di sostenitori della 51enne donna d'affari convertita alla politica stamane si sono radunati intorno alla sede del Tribunale Distrettuale di Pechersky. A fronteggiarli un numero identico di miliziani del 'Berkut', le unità di elite del ministero dell'Interno. Stando a fonti giornalistiche presenti alla scena, ci sono stati anche isolati tafferugli, ma nessuno scontro vero e proprio. "Libertà per Yulia!" e "Abbasso i banditi!" erano alcuni degli slogan scanditi dalla folla.

Dai blog