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Signora Fede, no al divorzio: a Emilio chiederà i danni

Diana De Feo racconta al settimanale 'A' la sua vita di moglie accanto al direttore del Tg4. "Risarcimento per l'immagine"

Lidia Baratta
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A separarsi non ci pensa neanche. Meglio chiedere i danni per lesione di immagine. Diana De feo, senatrice eletta nelle liste del Pdl e moglie di Emilio Fede, racconta al settimanale A la sua vita di moglie accanto al direttore del Tg4.  E le tensioni provocate dal coinvolgimento del marito nel Rubygate, in cui risulta imputato per favoreggiamento della prostituzione. "Lesione di immagine" - "Quando ho cominciato a leggere quelle cose sui giornali", cioè dell'incontro tra Emilio Fede e Ruby nel settembre del 2009 e del presunto reato di induzione alla prostituzione che coinvolge il marito appena rinviato a giudizio, "mi sono molto arrabbiata". E continua: "Ho pensato di andare dall'avvocato e chiedere la separazione. Poi ci ho ripensato e ho deciso di chiedere piuttosto i danni per 'lesione di immagine'. Sono un senatore della repubblica, la mia immagine è legata al nome della storia dell'arte, della cultura, non voglio vederla appannata". "Cose di poca importanza" - La senatrice, che è stata anche inviata speciale del Tg1 per l'arte e la cultura, parla delle tensioni degli ultimi mesi, quando il nome del marito è stato associato alle feste di Arcore e al bunga bunga. "Sono andata da lui a Milano e gli ho detto piuttosto bruscamente: 'Da te voglio un sacco di soldi, voglio essere risarcita'. Lui mi ha detto: 'Diana lo sai, abbiamo tutti i conti in comune, quello che possediamo appartiene a entrambi, prenditi tutto quello che vuoi'. E allora, mi sono resa conto che per me tutte queste cose hanno, in fondo, poca importanza rispetto al ricordo di tanti bei viaggi fatti insieme, abbiamo due figlie da seguire, i nipoti". "Guardo il tg di La7" - Sull'esito del processo, la senatrice eletta nella circoscrizione Campania si dice sicura: "Io lo sapevo come stavano le cose. Emilio è un bravissimo cronista e ha fatto lui personalmente le ricerche e le indagini". E conclude: "Sono fiduciosa anche perché di carattere sono ottimista, mi aspetto che tutto si sviluppi in modo positivo". E alla domanda su quale telegiornale guarda, la risposta è secca: "Quando sono a Roma vedo La7, quando sono a Napoli, per ragioni di decoder, vedo il tg1".

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