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L'Ing: l'unione è un pachiderma

De Benedetti su viale Astronomia: "Deve snellirsi molto". Eppure su Fiat aveva detto: "Un errore uscire dall'organizzazione"

Andrea Tempestini
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La compagna Emma Marcegaglia deve fronteggiare anche l'attacco di Carlo De Benedetti. L'ingegnere ha sentenziato: "Confindustria ha costi spropositati, è un'organizzazione che presenta duplicazioni, quindi dovrebbe snellirsi". L'editore di Repubblica non usa giri di parole a margine del suo intervento alla Bocconi per la persentazione di una cattedra intitolata al padre Rodolfo. "Ho sempre pensato che Confindustria dovrebbe snellirsi moltissimo - ha spiegato, ricordando i sette anni passati alla vicepresidenza dell'associazione -, molto è stato fatto, molto di più si può fare". Le piroette su Fiat - Le parole dell'ingegnere stridono però con quelle pronunciate sabato e ribadite oggi, mercoledì 11 ottobre, sulla scelta di Sergio Marchionne di portare Fiat fuori dall'unione degli industriali. "Credo che sia un errore, ma ognuno fa le sue scelte in piena libertà", ha ribadito. Eppure, non si capisce come possa essere un errore la decisione di affrancarsi da un'istituzione che con un giro di parole CdB ha definito pachidermica. Poi l'ingegnere corregge parzialmente il tiro e spiega: "Penso che l'uscita del Lingotto abbia poco a che vedere con i dissensi sulle linee politiche di Confindustria", perché piuttosto "ha a che vedere con lo spostamento del baricentro di interessi da parte di Fiat, che per propira scelta si sta spostando fuori dal baricentro italiano". "Confindustria, costo spropositato" - L'ingegnere quindi si scaglia contro le spese di Viale dell'Astronomia. "L'organizzazione ha un costo spropositato, circa 500 milioni di euro all'anno, cifra a cui non corrisponde un ritorno sufficiente. L'istituzione presenta delle duplicazioni". Secondo De Benedetti Confindustria "dovrebbe essere più un centro di studi e di indirizzo per le politiche dell'innovazione, della ricerca e dell'università, che si rivolge al futuro del Paese non attraverso le infrastrutture ma le persone. La promozione delle persone e l'indicazione delle priorità del Paese sono le vere missioni della Confindustria". Poi il 'signor Repubblica' non si vuole sbilanciare sull'identikit del futuro presidente degli industriali: "Deve essere un nome coerente con la missione che ho indicato", si limita a dire.

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