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Il padre biologico di Steve Jobs "Di lui mi resta solo un'email"

Il siriano Abdulfattah Jandali che nel 1955 lo diede in adozione gli scrisse quando seppe della malattia. Il genio rispose: "Thank you"

Lucia Esposito
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Un'email: ecco questo che gli resta di suoi figli, il genio Steve Jobs. Il siriano Abdulfattah Jandali è il suo papà biologico che lo diede in adozione nel 1955 perché il padre della mamma di Steve, Johanne, non voleva che sposasse uno studente siriano come lui. Intervistato dal Wall Street Journal, il papà naturale, dice di non aver mai visto Steve. Da lui ha ricevuto solo un'email poche settimane prima che morisse. Il signor Abdulfattah, invece, aveva provato a riannodare i fili di una storia spezzata (i maligni dicono che lo abbia fatto solo per motivi economici). Quando nel 2005 apprese di essere padre di Steve Jobs, quando scoprì che quel piccolino dato in adozione era diventato il genio dell'informatica e creatore di un'impero, gli mandò un'email. "Buon compleanno, spero tu stia meglio" gli scrisse. Una volta poi - come scrive il Corriere della Sera - gli mandò la genealogia della famiglia siriana con le cause di morte di ciascuno. "Non so perché l'abbia fatto, credo perché fosse malato. Se ci fossimo parlati non so cosa gli avrei detto" E lui? Steve Jobs non gli ha risposto fino a poco prima di morire. Due parole in un'email: "Thank you". Grazie. Persone vicine a Steve sostengono che i due non si sono mai incontrati né parlati. Per Steve i suoi genitori erano solo Paul e Clara, quell'uomo e quella donna che lo adottarono piccolissimo e gli diedero tutto l'amore di una mamma e di un papà.

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