Ma i giovani non si mangiano lo zuccherino di Draghi...

Andrea Tempestini

Nella giornata delle manifestazioni degli 'indignados' che invadono tutto il mondo, al fianco dei giovani, prima delle violenze, si era schierato Mario Draghi, il governatore di Bankitalia e prossimo numero uno della Banca centrale europea. "I giovani - spiega - hanno ragione a prendersela con la finanza come capro espiatorio". Così aveva commentato la manifestazione di Roma contro le banche. Frasi che assomigliano a uno zuccherino: per tenereli a bada, meglio compiacerli. Missione fallita: tra indignados, balck bloc e semplici folli Roma è stata devastata, messa a ferro e fuoco. Draghi, nel pomeriggio, ha infatti cmomentato: "E' un gran peccato". Questo il laconico commento sui pesantissimi incidenti. "La notizia oggi è a Roma" - Resta curioso comunque il fatto che uno dei simboli mondiali della finanza mondiale abbia puntato il dito contro la finanza stessa. E a rendere il quadro ancora più singolare c'è il fatto che i giovani in piazza si fanno chiamare "draghi ribelli", una definizione che non dispiace affatto al governatore. "La notizia - continua il numero uno della Banca d'Italia - oggi non è a Parigi, ma a Roma", ha spiegato prima di prendere parte a Parigi ai lavori del vertice dei ministri finanziari e dei governatori del G20 sulle strategie da attuare per arginare la crisi. "Capisco la rabbia" - "Siamo arrabbiati noi contro la crisi - continua Draghi -, figuriamoci loro che hanno venti, trent'anni. Hanno aspettato, aspettano tanto. Per noi non è stato così", ha aggiunto riferendosi alle difficoltà che incontrano i giovani a trovare oggi un lavoro. "E' un movimento internazionale, il cui appello può essere ascoltato - conclude il governatore - a patto che le manifestazioni restino pacifiche". Passera: "Giusto indignarsi" - Sulla stessa scia di Draghi il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera. "Ci sono tante ragioni di indignazione in Europa e nel nostro Paese - ha deto a margine di un convegno - la  disoccupazione, gli inoccupati, i sospesi dall’occupazione sono problemi reali”.  Senza entrare nel merito della manifestazione e degli scontri in corso oggi a Roma, Passera aggiunge:  "E' vero che tutti, come cittadini, dobbiamo pretendere di più in termini di crescita sostenibile e in termini di creazione dell’occupazione. Dalla base si chiede alla classe dirigente di essere all’altezza del compito". Il segretario del Tesoro Usa: "Capisco preoccupazioni" - Anche il segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner è comprensivo nei confronti delle proteste in corso sulle piazze internazionali. Durante  la riunione del G20 Finanze, Geithner ha detto di capire le preoccupazioni del movimento "Occupy Wall Street". "Quello a cui stiamo assistendo negli Stati Uniti - ha poi aggiunto durante un'intervista televisiva - è l'espressione del timore che l'economia Usa non stia crescendo in tempi rapidi, che il tasso di disoccupazione non stia calando più velocemente e che non ci sia un aumento dei salari. La gente vuole che il governo agisca per migliorare subito la situazione".