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Cacciati Pannella insultato al corteo di Roma Bonino: "Paga la pochezza delle opposizioni"

"Buffone","Te ne devi andare". Il leader diventa oggetto degli insulti dei manifestanti per la presenza dei radicali venerdi in aula

Carlotta Addante
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Sputi, insulti e lancio di oggetti. Si è conclusa così la partecipazione di Marco Pannella alla manifestazione di sabato. Sceso in piazza per partecipare alle proteste, il leader dei radicali è diventato in pochi minuti bersaglio della folla inferocita. Guarda il video su LiberoTv: Indignados contro Pannella La protesta - "Te ne devi andare", "Ci hai tradito", "Venduto", "Siete amici di Craxi", sono alcune delle frasi gridate a Pannella. Motivo di tanta rabbia la presenza dei radicali in aula durante il voto di fiducia di venerdì che ha permensso al governo di raggiungere il numero legale. A nulla sono valse le difese del leader radicale, che ha cercato in tutti i modi di farsi ascoltare dalla gente e di dare le sue spiegazioni. "Noi abbiamo votato contro!", ha continuato a ripetere a tutti quelli che lo insultavano. La difesa - "L'accoglienza riservata a Pannella nella manifestazione di sabato è il frutto delle falsità e delle bugie date a milioni di persone, come ha fatto ancora ieri sera Fabio Fazio, senza avere la minima possibilità di dire nulla". A difendere il leader dei radicali ci ha pensato la vicepresidente del Senato, Emma Bonino che si è anche scagliata contro la sinistra. "Si tratta di uno spaccato rabbioso e furibondo guidato da giornali e politici frustrati perchè ancora una volta la politica della trappola parlamentare, inventata questa volta da Casini, per l'ennesima volta è fallita" - aggiunge Bonino -. Ed è l'unica politica che hanno in comune, dal momento che su tutto il resto, dalla riforma elettorale, all'economia, alla giustizia, alla politica estera, i partiti dell'opposizione non sono d'accordo su nulla. A tenerli insieme è solo la caccia a Berlusconi dal momento che poi, come dice Enrico Letta, sono pronti a fare un governo Maroni, Alfano, Casini, Bersani".

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