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Varese, Senatùr contestato Ecco il video esclusivo

LiberoTv pubblica i filmati del congresso della Lega dello scorso 9 ottobre. Parlano i delegati, replica il Senatùr, poi scattano urla e cori

Giulio Bucchi
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La base leghista contro Umberto Bossi. Non è fantasia, non sono esagerazioni. Parlano le immagini. LiberoTv pubblica il video del tribolato e chiacchieratissimo congresso di Varese, quello al termine del quale il Senatùr sarebbe uscito dall'Atahotel visibilmente scosso. Bossi contestato: le proteste della base quando prende la parola su LiberoTv Bossi contestato: le parole dei delegati su LiberoTv Il maldipancia della base - Quel giorno, a porte chiuse, il partito incorona come segretario provinciale Maurilio Canton al posto del maroniano Stefano Candiani. Che fosse stata un'assise ad alta tensione lo si sapeva, nonostante le smentite dei colonnelli lumbard. Ma i nostri video dimostrano come meglio non si potrebbe il clima infuocato che si respira nella base leghista. In prima fila, in platea, c'è il ministro Roberto Maroni. A dirigere i lavori (e a essere contestato) c'è il vicegovernatore lombardo Andrea Gibelli. Tra i militanti prendono parola il capogruppo in Provincia Stefano Gualandris, Giorgio Sali e l'ex sindaco di Buguggiate Alessandro Vedani. Quest'ultimo si beccherà del da una donna che urla dal pubblico. Si tratta di Paola Reguzzoni, sorella del capogruppo padano alla Camera Marco e che è stata eletta nel direttivo. Parla Umberto - Quindi ecco il discorso di Umberto Bossi, accompagnato dal figlio Renzo e preceduto sul palco da Giuseppe Leoni. E' proprio alla fine del discorso del Senatur che i militanti si scatenano, criticando rumorosamente la scelta di Gibelli di non mettere ai voti la candidatura di Canton. Il tutto a porte chiuse per evitare che i veleni e le spaccature finissero sui giornali. Non a caso Gibelli attacca un militante che sta filmando la scena con un cellulare. Curiosità: durante l'assise non hanno preso parola né Canton né Candiani. Quest'ultimo aveva espressamente chiesto di intervenire, ma non ne ha avuto la possibilità. Alla fine del congresso, Umberto Bossi aveva spiegato i malumori dando la colpa a degli "infiltrati fascisti". Come testimonia il video, il leader padano non si aspettava la reazione veemente della base. di Matteo Pandini

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