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Mancio super, Balotelli di più Inter campione d'Inghilterra

Manchester City ai piedi degli "italians". United stracciato 6-1, +5 in classifica. Mario doppietta, Mancini: "E' matto ma lo amo"

Giulio Bucchi
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Mettiamola così. Se si potessero cambiare al volo i confini dell'eurocalcio, l'Inter vincerebbe lo scudetto d'Inghilterra. Merito di Roberto Mancini e Mario Balotelli, che già in nerazzurro si erano tolti qualche soddisfazione prima di lasciare Milano non troppo bene. Da un annetto si sono ritrovati a Manchester, sponda City, e solo ora stanno iniziando ad apprezzare la Premier League. E a divertirsi: primo posto solitario a +5 sulla seconda. Particolare gudurioso: la seconda è lo United di Sir Alex Ferguson e di Wayne Rooney, ex padroni di Manchester e d'Albione. Ex padroni perché umiliati in un derby che i Citizen non dimenticheranno mai: 6-1, doppietta di SuperMario e Dzeko, perle di Silva e Aguero e gol, inutile, del Red Fletcher. "Pazzo, ma lo amo" - Un soliloquio, imbarazzante. Soprattutto un primo tempo da fuochi d'artificio, per gran merito di Balo. Troppo facile fare ironie sull'ultima mattana del 20enne azzurro, che alla vigilia del derby ha dato fuoco inavvertitamente alla sua casa. In campo quei fuochi d'artificio sono altrettanto concreti: due gol, uno di fino e l'altro da bomber d'area, in tutto cinque gol su cinque partite in cambionato (l'anno scorso, in 17 gare, sono stati 6...), una sensazione costante di pericolosità e presenza nella partita. "E' matto ma lo amo", ha commentato nel dopopartita mister Mancini, che lo ha definito "più serio in campo e fuori dal campo". Dopo tutto, the italians possono permettersi anche qualche colpo di testa se i risultati sono questi.

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