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Il Corriere come Marcegaglia "Silvio rimetta il mandato"

Duro attacco del direttore De Bortoli: "Berlusconi vada da Napolitano. Chieda elezioni anticipate per salvare il Paese"

Andrea Tempestini
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Mai Ferruccio De Bortoli fu così esplcito. Nel corsivo di mercoledì 26 ottobre in prima pagina del Corriere dell Sera non usa giri di parole. "Berlusconi sembra voler sopravvivere a se stesso. Ma se non è in grado di adottare, per l'opposizione della Lega, provvedimenti seri ed equi, non solo sulle pensioni, ne tragga le conseguenze. E in fretta. Vada da Napolitano e rimetta il mandato". Il direttore di via Solferino non ha dubbi. Ferruccio come Emma - De Bortoli continua così a saldare il legame con il partito senza nome che conta tra le sue fila la leader di Confindustira, Emma Marcegaglia, e diversi industriali (tra i quali Diego Della Valle: tutti ricorderanno la sgrammaticata pagina che si comprò su diversi quotidiani nazionali per attaccare la politica). A rendere ancor più esplicita l'appartenenza di Ferruccio ci pensano le prime parole dell'editoriale in pieno 'stile Viale dell'Astronomia': "Prima il Paese. L'Italia non è la Grecia. E' la settima economia al mondo, la seconda industria mainfatturiera d'Europa. Ha più patrimonio che debiti. E' ricca il doppio della Spagna. E' perfettamente solvibile. Fine". "Chieda le elezioni anticipate" - Peccato che nonostante tutte le qualità del Belpaese che "non merita ironie e sarcasmi" ci sia un problema: Silvio Berlusconi. "Esiste in Europa, piaccia o no (a noi non piace perché vi vediamo un pregiudizio anti-italiano) - continua De Bortoli - un problema legato alla persona del permier, più che al governo". Quindi Ferruccio ribadisce la sua ricetta: "Più volte su queste colonne si è invitato il premier a fare come Zapatero: chiedere le elezioni anticpate e dire che non si ricandiderà. Se l'avesse fatto, saremmo fuori dal mirino della speculazione". Opposizione nel mirino - Frasi che abbiamo già sentito nelle varie assemblee di Confindustria: continua il lavoro di via Solferino per lanciare il partito degli industriali. Un endorsment ancor più chiaro quando, nelle ultime righe del commento, De Bortoli mette nel mirino un opposizione che, ammette, "se si trovasse al governo, non potrebbe fare diversamente su molti temi oggi in discussione. E non avrebbe più l'alibi della presenza ingombrante di Berlusconi".

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