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Sinistra, politica tutta da ridere Prima le alleanze, poi il leader

Dopo Bersani, Franceschini: "Pensiamo agli alleati, non alle primarie". Ma ce lo vedete voi Casini con il rosso Nichi Vendola?

Andrea Tempestini
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Nella vecchia guardia del Partito Democratico ormai lo ripetono in coro. Prima il segretario Bersani, poi - oggi in un'intervista concessa a La Repubblica - Dario Franceschini. Anche secondo il capogruppo democratico alla Camera è necessaria una "moratoria sulla leadership del Pd" perché "non si può cominciare dalla coda", spiega scimmiottando i modi di dire tanto cari al segretario. Le frasi di Franceschini sono una chiara risposta allo scalciante Renzi che - come Vendola - minaccia la 'scalata democratica': alle primarie tutti cerceranno di affondare l'affondabile Bersani, e loro due sono in pole position. Il dibattito sulla leadership - Franceschini poi prosegue: "Guardo con un misto di stupore e ammirazione quelli che annunciano di voler scendere in campo senza preoccuparsi di specificare quale sia il campo, cioè l'alleanza che si candidano a guidare. Dovremmo muoverci in un altro modo. Quello di questi giorni - continua il capogruppo - è un dibattito ricco che rischia di essere rappresentato in modo fuorviante, perché tutto incentrato sulla leadership. Mi metto nei panni di un cittadino o di un nostro elettore che vede la maggioranza di Berlusconi che perde pezzi ogni giorni, un Paese sprofondato nella crisi economica e nell'emergenza sociale, il governo che propone licenziamenti liberi. E poi vede noi persi nello scontro interno su chi farà il premier. Come se le elezioni fossero domani, come se avessimo già vinto". Politica tutta da ridere - Dunque Franceschini, proprio come Bersani, sostiene che prima del leader vadano scelte le alleanze. Una proposta quantomeno stramba, perché i democratici corteggiano tre quarti dell'arco parlamentare: sostanzialmente tutti, Pdl escluso. E' noto che la sinistra per vincere alla prossima tornata elettorale avrebbe bisogno dell'appoggio dell'Udc. Ma ce lo vedete voi Pier Ferdinando Casini con Vendola o Di Pietro? O magari il rosso Nichi e l'ex missino Gianfranco Fini tutti insieme uniti dalla crociata anti-Berlusconi?  Evidentemente Franceschini sì, ce li vede. "Bisogna compiere ogni azione politica in Parlamento e nel Paese perché il prima possibile cada il governo Berlusconi - eccolo il grandioso programma dei democratici -. E bisogna - conclude Franceschini - decidere l'alleanza con cui si andrà alle prossime elezioni, che siano nel 2012 o nel 2013". E' questa la nuova politica tutta da ridere della sinistra, una politica senza precedenti: prima le allenze, poi il leader.

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