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Grilli verso l'addio a Tremonti: crolla il governo o Giulio?

Il direttore generale del Tesoro vicino a un posto in Goldman Sachs. Si tutela dalla crisi dell'esecutivo o da quella del ministro?

Andrea Tempestini
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Nel postato del suo blog di mercoledì 1 novembre il vicedirettore di Libero, Franco Bechis, scriveva: "L'indiscrezione è assai autorevole, anche se non ha trovato conferma ufficiale. Deluso per la mancata nomina a giovernatore di Banca d'Italia, il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli sta per divorziare da Giulio Tremonti". Grilli verso Goldman Sachs - Uno dei suoi fedelissimi sarebbe sul punto di abbandonare il superministro. Grilli è pronto a fare ciao ciao con la manina, proprio quel Grilli che lo stesso Tremonti (con Bossi) ha provato a proporre fino all'ultimo come uomo per il dopo-Draghi al vertice di Bankitalia (e la candidatura spinta dalla coppia Giulio-Senatùr ha caustao non pochi imbarazzi e una lunga paralisi al governo). Ma dove va Grilli. Bechis continua: "Per lui è pronto un posto nel board of international advisor della Goldman Sachs, la banca-rifugio di buona parte dei top manager pubblici e perfino dei politici italiani. Secondo le indiscrezioni Grilli potrebbe diventare anche managing director della Goldman Sachs come fu per il suo predecessore al Tesoro, Mario Draghi che dovrebbe avere avuto anche una parte nella trattativa (quasi a compensazione della mancata corsa in via Nazionale)". "Attendere il momento giusto" - All'istituto di Lloyd Blankfein, continua il vicedirettore di Libero, "oltre a Draghi sono approdati in questi anni anche Mario Monti, Gianni Letta e Romano Prodi. Talvolta un trampolino di lancio, altre un rifugio sicuro per la politica italiana. Per Grilli si tratta solo di attendere il momento giusto per l'uscita: in questo momento il direttore generale del Tesoro che getta la spugna può provocare ulteriori danni sui mercati ai titoli di Stato italiani". Fine del governo o di Tremonti? - Ma oltre alle conseguenze - i danni sui mercati ai titoli di Stato italiani, già piuttosto disastrati - il possibile addio di Grilli può essere soggetto a delle interpretazioni. Due, nello specifico. La prima: il governo è ufficialmente agli sgoccioli, e la notizia che il direttore generale del Tesoro cerchi casa altrove non è altro che una conferma all'incombente crisi dell'esecutivo. La seconda interpretazione: chi è in una crisi definitiva è proprio Giulio Tremonti. Il suo braccio destro lo saluta perché il superministro è sul punto di lasciare il ministero, oppure perché lo stesso superministro è definitivamente isolato all'interno di un partito e di una maggioranza in cui ha trova appigli.

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