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Pantani, "droga volontaria" Cassazione assolve il pusher

Fabio Carlino ha venduto la dose letale agli spacciatori del Pirata. Condannato in primo grado e appello, è stato scagionato

Giulio Bucchi
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La Cassazione ha assolto il pusher che ha venduto la dose letale a Marco Pantani. Fabio Carlino, condannato in primo grado dal tribunale di Rimini e poi dalla Corte d'Appello di Bologna a quattro anni e sei mesi di reclusione per aver favorito, in base alle accuse, lo spaccio della dose di cocaina costata la vita al ciclista di Cesenatico, morto il 14 febbraio 2004. La sesta sezione penale, accogliendo il ricorso della difesa di Carlino, lo ha assolto perché "il fatto non sussiste". In pratica secondo la Cassazione la morte del ciclista è stata causata da una assunzione volontaria della droga venduta dagli ultimi fornitori. "La Cassazione - ha dichiarato la difesa di Carlino - dimostra di essere totalmente slegata dalla emotività dalla quale sono spesso assaliti i giudici di merito e ha emesso un verdetto più equilibrato che conclude la triste vicenda della morte di Marco Pantani".

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