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Io ministro? Assolutamente no La Marcegaglia si defila

Dopo mesi di diktat e ultimatum e dopo gli ultimi appelli alla politica Emma smentisce un di volere un ruolo nel governo Monti

Andrea Tempestini
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Riecco Emma Marcegaglia. Anche se Silvio Berlusconi si è dimesso i suoi appelli non sono cessati. Così la leader di Confindustria si rivolge ai partiti tout-court affinchè "dimostrino grande senso di responsabilità" nei confronti del nascente governo tecnico di Mario Monti. "Che ci siano o meno i politici nel governo - ha continuato - l'importante è che abbiano grande consenso parlamentare". Emma ha ripetuto: "Bisogna superare l'emergenza" e "per questo facciamo appello ai partiti perché non pensino ai loro calcoli elettoralistici ma si assumano le propre responsabilità". Quindi, al termine dell'incontro delle parti sociali con il premier incaricato Monti, un cronista le ha chiesto se fosse nella lista dei ministri del governo tencico. "No, assolutamente", ha tagliato corto la numero uno di Confindustria, smentendo di ambire a un dicastero. "E' un momento molto delicato e per questo supportiamo fortemente la nascita di questo governo che per noi è l'ultima chance per tornare a essere credibili", ha aggiunto. Emma, insomma, nega di voler fare la ministra. Nessuno vuole mettere in discussione il fatto che sia vero, ma tra i diktat degli ultimi mesi e gli appelli rivolti nelle ultime ore al mondo politico il sospetto che stia mentendo sorge spontaneo.

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