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La lista dei ministri di Monti Ecco chi c'è dietro

Ha giurato il governo del prof. Napolitano soddisfatto. Nasce l'esecutivo dei poteri forti: dal Vaticano, alle banche e fino alla Casa Bianca

Lucia Esposito
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Squadra di tecnici, nessun politico: questa la squadra di Mario Monti che ha promesso fedeltà alla Repubblica, giurando di fronte al Capo dello Stato. Soddisfatto Giorgio Napolitano, che ha completato il suo progetto portando alla presidenza del Consilgio mister Europa, il professore di Varese. Il presidente della Repubblica non nasconde la felicità perché si dice convinto che "molto" presto l'Italia vedrà la reazione dei mercati e dell'Europa al nuovo governo. "Ci sono molti segnali positivi di fiducia", ha aggiunto. Staremo a vedere. "La costituzione di questo governo - ha ammesso Napolitano al termine del giuramento - è stata delicata e difficile, anche per la sua carica di assoluta novità. Penso che siamo riusciti tutti insieme a trovare le soluzioni più idonee". Poi il ringraziamento speciale "al dottor Gianni Letta per la continua e sempre scrupolosa collaborazione istituzionale, per la sensibilità, la competenza e lo spirito di servizio con cui ha contribuito a tenere vivo e limpido il rapporto tra il presidente della Repubblica e il Governo". Dopo il giuramento, che si è tenuto nel Salone delle feste del Quirinale, il neo-premier Mario Monti si è recato a Palazzo Chigi per il passaggio di consegne con Silvio Berlusconi: i due, nella Sala del Galeone, si sono stretti la mano e hanno posato insieme per la foto di rito. Quindi il tradizionale passaggio della campanella, con il quale il nuovo presidente del Consiglio ha dato il via alle riunioni dell'esecutivo". Ma che cosa è nato oggi, mercoledì 16 novembre? Guarda il video su LiberoTv: Il giuramento di Monti e dei suoi ministri Guarda il video su LiberoTv: Ecco i nomi di tutti i ministri di Monti Il governo dei poteri forti - Formalmente è un governo tecnico, nella sostanza è il governo dei poteri forti. Banche e Vaticano, soprattutto. Gradito  al Vaticano è Lorenzo Ornaghi, rettore della Cattolica, componente del gruppo del Comitato Nazionale per il Progetto culturale orientato in senso cristiano della Cei. Dal 1998 Ornaghi è membro del Consiglio di Amministrazione di Avvenire, di cui dal 2002 è VicePresidente. Di estrazione cattolica anche Francesco Profumo, Renato Balduzzi  e Andrea Riccardi, 61 anni, fondatore nel 1968 della Comunità di Sant'Egidio e passato da un breve esperienza in Comunione e Liberazione.  Il partito più rappresentato nel nuovo governo (leggi tutti i nomi e leggi una loro breve biografia), dopo quello dell'Università Bocconi, sembra essere quello delle banche, in particolare Banca Intesa e del suo presidente, Giovanni Bazoli. Non solo per il numero dei ministeri  ma soprattutto per il peso. Elsa Fornero che ha preso la delega al Welfare, è vice presidente della banca ed è esponente di primo piano della Compagnia di San Paolo, grande azionista del colosso del credito.   Corrado Passera cui andrà un dicastero ritenuto strategico come lo Sviluppo Economico è l'amministratore delegato. Le banche e il potere - Non a caso dopo la nomina la Borsa ha ricominciato a correre e Banca Intesa si è messa bene in luce. Passera, insieme allo stesso Monti, che tiene l'interim dell'Economia, sarà il nuovo responsabile della politica economica visto che il suo ufficio si occuperà anche delle Infrastrutture. Un settore che il banchiere conosce bene sia per aver pilotato il salvataggio dell'Alitalia. Senza contare le partecipazioni in Telecom e nel capitale di alcune delle principali autostrade del no. Piace alle banche anche Piero Giarda che ha avuto la delega ai Rapporti con il parlamento. Il neoministro ha studiato nelle Università di Princeton e Harvard nel periodo 1965-69. È responsabile del Laboratorio di Analisi Monetaria dell'Università Cattolica. Componente del Comitato direttivo della scuola per il dottarato in Economia e finanza delle amminsitrazioni pubbliche. Ha svolto attività di consulenza alla Presidenza del Consiglio e al Ministero delle Finanze. Paola Severino la prima donna ministro della Giustizia nella storia della Repubblica italiana è uno dei più noti avvocati penalisti. Arriva al dicastero di Via Arenula con un curriculum di peso: prorettore vicario dell'Università Luiss Guido Carli, professore ordinario di diritto penale presso la stessa Università della Confindustria e, soprattutto, avvocato di clienti illustri. Ha difeso, tra gli altri, Romando Prodi nel processo sulla vendita della Cirio, il legale della Fininvest Giovanni Acampora nel processo Imi-Sir, Francesco Gaetano Caltagirone nell'inchiesta di Perugia su Enimont. Una donnna ministro anche lei amata dai poteri forti. Giulio Maria Terzi Santagata, designato agli Esteri, non ha giurato perché ancora a Washington dove, dal 2009, guida l'ambasciata. Un dilplomatico di lunghissima esperienza molto gradito alla Casa Bianca.

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