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Corrado a Maroni: "Pazzi a mollare"

Oggi su Libero il colloquio esclusivo tra Bechis e il leghista: ecco come il ministro dello Sviluppo di Monti studia da premier per il 2013

Giulio Bucchi
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I poteri forti? Sono quelli che non ci mettono la faccia, o se lo fanno è in maniera più defilata. "Mario Monti? Non è lui la chiave di questo governo. Tutto passa da Corrado Passera". L'ex ministro degli Interni Roberto Maroni si lascia andare a qualche piccante riflessione, raccolta da Franco Bechis e pubblicata da Libero in edicola oggi, sabato, 19 novembre. Su Libero in edicola oggi i retroscena esclusivi di Franco Bechis Il piano di Passera e Monti: distruggere Pdl e Pd Per essere ministro Corrado ha rinunciato a 3 milioni Una chiacchierata di scenario non ufficiale che riflette la conversazione avuta tra il nuovo ministro dello Sviluppo ed il leghista: "Sono entrato al ministero - sembra abbia confidato Passera a Maroni - e ho trovato tante di quelle cose pronte per essere realizzate, già finanziate, con solo i nastri da tagliare per dare il là, che non volevo credere ai miei occhi. Siete stati proprio matti a buttare via tutto così". Una riflessione tra il sincero e il beffardo, che Maroni ha raccolto come la constatazione che il destino del governo non è stato deciso dalla crisi politica interna, ma da qualche congiuntura (o interesse?) internazionale. Di cui lo stesso Passera pare poter approfittare: sarebbe infatti lui (che ha rinunciato a uno stipendio da favola a Intesa Sanpaolo) il nome nuovo destinato a Palazzo Chigi. Nel 2013, quando Monti avrà sistemato un po' di cose, Berlusconi potrebbe essere vicino al passo d'addio alla politica e Pdl e Pd molto, molto diversi da come sono oggi. O addirittura distrutti, e ricostruiti da zero. Da Passera.

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