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Fisco: più Ici e Iva, meno Irpef e Irap

Aumentano le tasse sui beni, diminuiscono quelle sulle persone. Riduzone dell'uso del contante nelle transazioni: fino a 300 euro

Lucia Esposito
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Più Ici e Iva, meno Irpef e Irap. La riforma del fisco di Monti si ispira a questo principio: aumentare le tasse sui beni, ridurre quelle sulle persone. E parte proprio da qui, dal fisco, l'intervento del nuovo premier. In un secondo tempo metterà mano a riforma delle pensioni e del lavoro. Sarà reintrodotta l'Ici, la tassa sugli immobili che sarà aumentata sulla base di una revisione degli estimi catastali.  L'imposta si chiamerà Imu e già dal gennaio 2012 sarà aritcolata in funzione del reddito, del nucelo familiare e del patrimonio. Sono pronte l'aumento di un punto delle aliquote Iva del 10 e del 21% (6 miliardi) e delle accise (4 miliardi). Il decreto legge sarà approvato nella prima decade di dicembre, dop la riunione Ecofin del 29 novembre. Le norme sarebbero operative dai primi mesi del 2012. L'obiettivo della riforma fiscale è anche quello di alleggerire il carico fiscale sul lavoro. Operazione che riguarda sia i lavoratori che le imrpese: per quanto riguarda l'Irpef è possibile una riduzione della aliquota, per quanto riguarda l'Irap potrebbe essere eslcusa dalla base imponibile la compenente costo del lavoro. Si interverrà anche sull'uso del contante nelle transazioni: l'attuale soglia di 2500 scenderebbe fino ai 300 euro. Con la prossima dichiarazione dei redditi scatterebbe invece l'obbligo di inserire accanto ai dati sui redditi anche altri elementi di natura patrimoniale come immobili o titoli.

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