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Napolitano chiama, Monti tace: "Extracomunitari non priorità"

Freddezza dell'esecutivo sulla proposta del Colle di dare la cittadinanza ai figli di stanieri. Il ministro Riccardi: "Bello, però..."

Nicoletta Orlandi Posti
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Forse Napolitano credeva che ogni suo desiderata divenisse realtà con l'uscita di scena del governo Berlusconi e il nuovo esecutivo di tecnici da lui sponsorizzato. In realtà non è così. E il presidente della Repubblica se ne deve fare una ragione. Non è passata inosservata una certa freddezza da parte del governo Monti alla sua proposta sulla cittadinanza italiana ai bambini nati da immigrati che fa il paio con le pesanti repliche non solo della Lega, ma anche di una parte del Pdl, che è ancora partito di maggioranza in Parlamento. Bucce di banana - A confermare gli umori della squadra del prof ci ha pensato Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione. La questione della cittadinanza ai figli degli immigrati non costituisce necessariamente una priorità: "il governo collegialmente - ha detto - non ha elaborato niente a questo proposito. Credo - ha concluso il ministro per la Cooperazione - che questo discorso sulla cittadinanza debba maturare in Parlamento, anche se ciò non significa unanimismo". Riccardi parlando all'inaugurazione dell'anno accademico della facoltà teologica dell'Italia meridionale ha comunque ribadito la sua opinione: "La cittadinanza ai bambini è un atto dovuto e di grande responsabilità per il futuro del Paese". Non sufficiente, però, a far prendere in mano la questione all'esecutivo. Monti è appeso ai numeri e a quel mondo politico che sta dimostrando di sopportarlo con una certa insofferenza. Ecco perché sta ben attento a evitare bucce di banana insidiose quanto inutili. Altro esempio, fresco fresco? La lettera inviata dal Popolo arcobaleno al premier per chiedere "più diritti civili" alla comunità omosessuale.

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