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La Marcegaglia svende i suoi "Misure dure ma necessarie"

Il leader di Confindustria piegata alla linea di Montii: non c'è alternativa in gioco c'è il salvataggio dell'euro

Lucia Esposito
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Emma Marcegaglia si piega alla linea di Mario Monti. La leader di Confindustria non contrasta nessuno dei provvedimenti che pure toccano pesantamente il suo mondo e l'intero tessuto imprenditoriale italiano. "“Pensiamo che la situazione è molto grave. Non è demagogia dire che i prossimi dieci giorni sono   importanti e che si saprà se l'euro sopravviverà oppure no. E' una manovra molto forte e ampia sulle pensioni. Non ci sono dubbi” ma è un tema “che era  assolutamente nell'agenda e che andava affrontato”. “Penso che fosse  inevitabile”.  Per la Marcegaglia non c'è alternativa. La scelta non è tra una manvora e lo stare fermi ma tra una manovra molto forte, con cui avviare o quantomeno tentare il salvataggio dell'euro, ed un'altra manovra che porterebbe il Paese a non stare in piedi e al collasso dell'euro". "Poi il taglio della spesa" - Emma poi avanza delle richieste a Monti, richieste in prospettiva, richieste per il futuro mentre chiede poco e nulla per un presente fatto di lacrime e sangue. Dopo aver ribadito che la manovra è "pesante ma indispensabile" la leader di Viale dell'Astronomia spiega che successivamente "va riequilibrata con un taglio di spesa vera", e poi invoca che "si continui a lavorare su provvedimenti per la crescita", che fino ad oggi paiono essere stati completamente dimenticati dal goerno tecnico. L'unica critica che Emma riesce a muovere è sulla "pressione fiscale alla quale si arrivera con questa manovra", che è "insostenibile sul medio e lungo periodo". Così la Marcegaglia chiede che "nei prossimi mesi venga fatto un lavoro sulla spending review per ridurre i costi della politica e dello Stato". Sull'Europa - La numero uno di Confindustria pare più interessata al futuro del Vecchio continente che a quello delle imprese che riunisce la sua associazione. Nel suo intervento c'è spazio anche per un pensiero sull'Europa. "L'Italia deve giocare un ruolo molto importante a livello europeo in modo da raggiungere la salvezza dell'euro. Non possiamo fare questa manovra e poi rischiare che a livello europeo ci si impantani". E per quel che riguarda il Vecchio Continente, secondo Emma, è necessaria "un unione fiscale" nonché "una Bce più flessibile per arrivare agli Eurobond". Belle ricette, belle parole, mentre però Marcegaglia accetta in silenzio la stangata di Monti che renderà ancor più difficile la vita alle piccole e medie imprese italiane che rischiano di soffocare.

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