"Niente conflitto, ho giurato" Passera ci crede dei piccioni

Giulio Bucchi

Il conflitto d'interessi non c'è più, parola di ministro tecnico. Non sarà un boyscout, Corrado Passera, ma probabilmente ha preso gli italiani per piccioni. Il titolare di Sviluppo, Infrastrutture e Trasporti è intervenuto martedì sera a Porta a Porta, da Bruno Vespa, pochi minuti dopo il premier Mario Monti. E se quest'ultimo con il giornalista ha messo in scena un gustoso duello a colpi di fioretto e ironie assortite, Passera ha pensato bene di rassicurare gli elettori: "Il mio conflitto d'interessi? Non c'è, ho giurato sulla Costituzione italiano". Et voilà, tutto risolto: una mano sulla Carta, un'altra sul cuore e scordiamoci il passato da amministratore delegato di Banca Intesa e un presente da ministro plenipotenziario e potentissimo (un vicepremier, di fatto) con collaboratori tutti provenienti dalla stessa Banca Intesa e società vicine all'istituto di credito. Ma ha giurato, e tant'è. Quando lo faceva Silvio Berlusconi, sulla testa dei propri figli, tutti a ridere, se non a scandalizzarli. Ora che lo fa il ministro tecnico, tutti a tranquilli. E magari qualcuno tra qualche tempo cadrà pure dal nido, pardon dal pero.