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Case in saldo vista Colosseo piacciono ai ministri di Monti

Il titolare della Funzione pubblica fece ricorso al Tar per acquistare una casa in zona archeologica a prezzi popolari

Giulio Bucchi
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Dal doppio incarico alla casa a prezzo di saldo all'ombra del Colosseo. Per essere un tecnico, il ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi non si fa mancare nulla. Forte di ben tre stipendi, l'ex presidente di sezione del Consiglio di stato ha alle spalle anche una vertenza con lo stato. Come riporta Fabio Marchese Ragona sull'ultimo numero di Panorama, i fatti risalgono al 2008, quando il ministro comprò l'appartamento di cinque vani in via del Monte Oppio, a Roma al prezzo di una casa di periferia, nonostante si trovi in piena zona archeologica. Lo stabile, infatti, è all'interno di un palazzo che era di proprietà dell'Inps, messo in vendita nel 2003 con il piano di dismissioni degli enti previdenziali pubblici. "Il 1°aprile dello stesso anno però - scrive Panorama - prima della vendita, fu inserito con decreto ministeriale nell'elenco degli immobili di pregio perché ubicato nel centro storico e perché di valore di mercato superiore a 3.750 euro al metro quadrato (la casa era stata valutata dall'Agenzia del territorio 3.900 euro al metro quadrato)". Via ai ricorsi - Inizia una serie di ricorsi che fanno perdere alla casa lo status di "immobile di pregio". Patroni Griffi e gli altri vicini-acquirenti nel 2003  fanno ricorso al Tar del Lazio per chiedere l'annullamento del decreto ministeriale che la indicava come "immobile di pregio". Per la cronaca, a difendere la causa di Patroni Griffi è stata un'altra nuova entrata del governo Monti, il sottosegretario all'Editoria Carlo Malinconico. Patroni Griffi la acquista così a prezzo d'occasione, con il 30% di sconto più un ulteriore 13% per acquisto collettivo. Totale: 2.375 euro al metro quadrato. Oggi, per intendersi, comprare casa in quella zona (la "fascia centrale Monti") costa tra i 5.500 e i 7.100 euro a metro quadrato. In compenso ora è in arrivo la mazzata Imu, si dirà. E invece no, perché la casa del ministro ha una rendita catastale di 865,07 euro, come una casa popolare. 

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