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Pensioni, case e conti correnti Ecco chi ride e chi piange

Venerdì il voto finale. Modifiche piacciono a pochi e penalizzano tanti altri: cosa cambia sull'Imu, sui conti e nella previdenza

Lucia Esposito
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La manovra emendata di Mario Monti fa ridere qualcuno (pochi) e piangere qualcun altro (molti). Tra chi se la gode, ovviamente, le Province: i tagli e i trasferimenti delle funzioni slittano al 31 dicembre 2012 e chissà se saranno mai davvero attuati. Uscendo dalle stanze della politica ed entrando in quelle del popolo e del popolino gli scontenti aumentano in maniera esponenziale. Le più deluse dalla mazzata emendata sono le imprese, per le quali spunta un maxi prelievo sui conti correnti, pari a 100 euro. Ma non sono solo le Pmi a versare lacrime. Giorno dopo giorno la patrimoniale mascherata assume fattezze ben definite: ecco che per garantire i saldi della manovra fanno capolino anche le imposte sulle case all'estero e sulle attività finanziarie in Paesi stranieri. Una serie di misure che vanno a colpire il patrimonio privato, dopo quelle prese già nel Consiglio dei ministri che ha varato il decreto legge (sul quale verrà presumibilmente posta la questione di fiducia). E' stato poi deciso anche un incremento del balzello una tantum sui beni scudati, che sale dall 1,5% al 2 per cento.Casa e pensioni - C'è poi chi, seppur a denti stretti, ride. O meglio, sorride. O meglio ancora, cerca di non piangere. Per primi i proprietari del mattone. La super stangata dell'Imu, la vecchia Ici, viene parzialmente mitigata: la franchigia di 200 sulla prima casa salirà di 50 euro per ogni figlio a carico e fino a un massimo di 400 euro. Certo non una rivoluzione. Il governo tecnico ha poi mollato qualcosa anche sulle pensioni, che verranno adeguate al 100% al costo della vita fino a 1.400 euro. Ma anche tra i pensionati, seppur 'd'oro', c'è chi piange: per garantire la rivalutazione degli assegni si andrà a pescare a piene mani da chi prende di pensione più di 200mila euro anni. Il ministro Fornero ha spiegato che il contributo di solidarietà è del 25%: alla faccia della solidarietà, per chi ha negli anni ha versato tanto al fisco, e tanto si aspettava di poterne percepire. Per quanto riguarda le liberalizzazioni, i taxi sono salvi, i farmacisti no Ecco, in sintesi, le novità Ici Aliquota pari allo 0,4%, rivalutazione delle rendite catastali dei fabbricati e dei terreni agricoli fino al 60%. Esenzione di 200 euro e di 50 euro per ogni figlio a carico (fino a un massimo di 400 euro totali). Lo sconto di 200 euro sarà ridotto a 170 euro dal 2014Pensioni degli artigiani Dal 2012, per gli artigiani aumentano le aliquote contributive dell'1,3 per cento e dal 2013 dello 0,43 fino ad arrivare al 24%. Il tetto fissato in precedenza era del 22%. Pensioni d'oro Taglio del 15% per le pensioni sopra i 200mila euro. Capitali scudati Aumento dall'1,5% al 2% del prelievo sui capitali scudati. Per il 2011 è prevista una imposta di bollo annuale del 4 per mille che nel 2012 e 2013 salirà al 10 per mille per poi tornare nel 2014 al 4 per mille. Libretti e risparmi postali Il bollo da 34,20 euro per i conti correnti sarà esteso ai libretti postali. Il bollo sale a 100 euro per i conti di imprese e persone giuridiche. Per i risparmi postali scatta un'imposta variabile: dell'1 per mille nel 2012, dell'1,5 per mille dal 2013. Attività estere Viene introdotta un'imposta su immobili e attività finanziarie detenute all'estero: 0,76% per gli immobili «a qualsiasi uso destinati, delle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato»; dell'1 per mille nel 2011 e 2012, e dell'1,5 per mille nel 2013 per le attività finanziarie.

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