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Sudan, liberato Azzarà dopo quattro mesi di prigionia

Rilasciato il cooperante italiano in Darfur squestrato lo scorso 14 agosto. L'Unità di crisi della Farnesina sta verificando la notizia

Andrea Tempestini
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La notizia era nell'aria da qualche giorno, riferiscono fonti locali. Emergency lo aveva preannunciato giovedì: oggi, venerdì 16 dicembre, Francesco Azzarà, il cooperante italiano che era stato sequestrato in Darfur lo scorso 14 agosto, è stato liberato. La notizia è stata resa nota dal Sudan Media Centre, un'agenzia indipendente vicina ai servizi di sicurezza di Khartoum. L'agenzia non ha citato il nome dell'ostaggio, ma Azzarà è l'unico italiano rapito nella regione sudanese di cui si sia avuta notizia. Il cooperante di Emergency fu sequestrato lo scorso 14 agosto a Nyala, mentre si recava in aeroporto con alcuni colleghi. "Le autorità del Darfur occidentale sono riuscite a liberare l'ostaggio italiano", recitano i dispacci. La conferma del sindaco - La notizia del rilascio è stata poi confermata anche da Paolo Laganà, sindaco di Motta San Giovanni, la cittadina calabrese da cui proviene Azzarà. Il primo cittadino ha avuto la conferma della liberazione dai genitori del cooperante, che al comemento della comunicazione si trovavano alla Farnesina. "C'è grande soddisfazione - ha spiegato Laganà -. Ora vedremo quando Francesco rientrerà in Italia. Ci auguriamo che le sue condizioni di salute siano buone. I genitori di Francesco si trovano alla Farnesina perché già da giovedì erano in corso contatti per una possibile liberazione".

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