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Bagnasco sull'Ici: "Polemica infondata, pronto a chiarire"

Il cardinale: La pubblicazione dei dati su Avvenire deve spegnere le critiche. I nostri stipendi? Di crica 1.300 euro

Andrea Tempestini
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"Io spero che la trasparenza dei dati" sul pagamento dell'Ici da parte della Chiesa, pubblicati a più riprese in questi giorni dal quotidiano dei vescovi Avvenire "possa spegnere ogni polemica perché non ha fondamento". Così il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, si è espresso a margine dell'incontro Lo sviluppo umano ha bisogno di cattolici, che si è tenuto a Roma. "Pronto ai chiarimenti" - Bagnasco si è detto disponibile a "chiarire e a fare alcune precisazioni laddove nella formulazione di qualche punto della legge" in cui vengono stabilite esenzioni Ici per gli enti no profit per gli Enti "delle precisazioni siano necessarie".Sull'ordine del giorno di Gabriella Giammanco sull'Ici agli immobili della Chiesa che ha avuto il parere favorevole del governo, il cardinale ha commentato: "La cosa non ci preoccupa per niente". Gli stipendi - Il presidente della Cei si è anche espresso in difesa degli stipendi del clero. "I nostri stipendi - ha sottolineato - sono all'incirca di quest'ordine, cioè circa 1.300 euro, ed anche se qualcuno di autorevole dice che sono troppo modesti per noi sono più che sufficienti e ringraziamo il Signore per poterli dare". Bagnasco ha poi sottolineato che non esiste alcuna "cresta" sugli introiti derivanti dall'otto per mille ed ha ribadito: "Tutto quanto è trasparente come risulta dai bilanci e dai conti pubblici che sono pubblicati sul sito della Cei".

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