Pensioni, Monti prepara l'attacco ai professionisti

Giulio Bucchi

Ombra esproprio sulle casse private. L'affondo del governo sulle pnesioni rischia fortemente di coinvolgere anche la previdenza dei professionisti autonomi. Il ministro del Welfare Elsa Fornero l'aveva fatto intuire: anche la casse degli autonomi dovranno contribuire al decreto salva Italia. Dal prossimo giugno, i professionisti dovranno passare automaticamente dal retributivo al contributivo pro rata e soprattutto dovranno pagare un contributo dell'1% per due anni. Le conseguenze più pesanti, però, rischiano di subirle le Casse autonome: il governo vorrebbe metterci le mani per dirigerne le politiche e magari inglobarle nell'Inps e disporre del vasto patrimonio immobiliare. Il traguardo imposto dalla Fornero alla Casse è complicato: assicurare il pagamento delle pensioni per i prossimi 50 anni. Compito difficile, perché come sottolinea Antonio Signorini su Il Giornale si tratta in molti casi di professionisti ancora non entrati nel mondo del lavoro e soprattutto perché al momento le Casse autonome possono garantire il pareggio di bilancio solo per i prossimi 30 anni. Con questa motivazione, "conti non sostenibili", la Fornero e Mario Monti vorrebbero annettere gli Istituti previdenziali all'Inps. Istituti che a loro volta sottolineano come il saldo negativo sia solo temporaneo.