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Fazio conduce in ginocchio Bacchetta soltanto il Cav

Ritratto di Fabio: intervista genuflessa a Passera. Domande scomode? Sui diritti tv. Un sussulto solo contro Berlusconi

Giulio Bucchi
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Anche per essere faziosi ci vuole un po' di coraggio. Forse è per questo che Fabio Fazio, fazioso non riesce ad esserlo fino in fondo. Troppo intimidito, quasi genuflesso di fronte al potente di turno. La dimostrazione, se serviva dopo anni di interviste innocenti e accomodanti a Che tempo che fa, è arrivata domenica scorsa quando di fronte a lui si siede Corrado Passera. Il potentissimo superministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture, un passato recente da manager riverito e strapagato a Poste italiane e Intesa Sanpaolo, di spunti critici ne forniva eccome. Per esempio, la questione del conflitto d'interessi per le azioni del gruppo bancario che l'ex ad detiene anche da ministro. Fazio avanza un impercettibile appunto e Passera, quasi la reazione fosse telefonata, lo anticipa: "Basta, annuncio che vendo tutte le mie azioni". Un sorriso misto di stupore e soddisfazione regala a Fazio lo spirito per rialzarsi e incalzare: "Perché non tassare i soldi degli evasori in Svizzera?", accusa con verve da giornalista segugio. Passera tenta di spiegare, un po' imbarazzato, ma ormai il paladino degli italiani Fabio è scatenato e insorge: "Chiedete l'ultimo euro e regalate soldi a Mediaset sulle aste tv. Come mai?". Anche qui, Passera indietreggia, abbozza, prende tempo ma Fazio lancia in resta infierisce, ponendo la fatidica "seconda domanda", che più che altro è un ribadire il concetto: perché il governo non fa pagare più soldi alla famiglia Berlusconi? Ecco qua, dove s'abbevera il cuor di leone. Sente odore di (anti)berlusconismo e attacca feroce. Peccato che non abbia riservato la stessa tenacia, per dire, sul capitolo liberalizzazioni. In quel caso sì che qualche interrogativo sulle misure di Passera sarebbe stato più che lecito. Ma al Fazio inginocchiato mettere in difficoltà il ministro tutto sommato non interessava. Sempre meglio tener buoni rapporti, così la Littizzetto avrebbe potuto esibirsi pochi secondi dopo motteggiare il Corrado a suon di "Bocchino, Passera e Minchia". Questa sì che è aggressività.  

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