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Sondaggi, crollo democratico: Pd e compagni giù dell'1,2%

Le rilevazioni di Emg: Pdl ai minimi ma perde solo lo 0,2%. Balzo di Grillo: +0,4%. Idv e Lega sbraitano ma perdono voti

Andrea Tempestini
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Nel sondaggio del lunedì sera sulle intenzioni di voto proposto nel Tg La7 si registrano novità. Se da una parte il Pdl è al suo minimo storico, al 24,2 % con una flessione contenuta, pari a 0,2 punti percentuali rispetto alle rilevazioni del 7-9 dicembre, dall'altro, tra le fila del Partito Democratico, si registra una vera e propria emorragia. Bersani e compagni, pur restando partito di maggioranza relativa, lasciano 1,2 punti attestandosi al 28,2 per cento. L'elettorato di sinistra mostra di non gradire la vicinanza del Pd al governo di Mario Monti e si sposta verso i movimenti più radicali: in particolare le Cinque Stelle di Beppe Grillo guadagnano 0,7 punti percentuali e incassano il 4,1 % di consensi ipotetici. Crescono anche Sel di Vendola (+0,5 al 6,4%), Federazione della Sinistra (+0,5%) e i Verdi (+0,3%). Giù Lega e Idv - Non si registra lo stesso trend per l'altro partito barricadero per definizione, la Lega Nord, che nonostante l'opposizione dura e pura in aula al cosiddetto "decreto salva Italia" perde lo 0,2% attestandosi al 9 per cento. Anche l'Idv di Tonino Di Pietro urla e sbraita ma perde consensi: lo 0,2%, portandosi al 5,8 per cento. Nel Terzo Polo netto vantaggio dell'Udc su Fli, rispettivamente al 7,2% e al 4 per cento. Il vero partito di maggioranza relativa resta quello dell'astensione, che cresce fino al 29,5 per cento. Infine il 16,8% si dichiara indeciso e il 3,1% opterebbe per la scheda bianca.  

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