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Un capodanno di morte: due vittime e 561 feriti per i botti

Una persona ha perso la vita a Casandrino in provincia di Napoli, l'altra nella capitale per lo scoppio di un grosso ordigno

Andrea Tempestini
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I divieti si sono rivelati un flop. Fuochi e botti, anche questo capodanno, hanno lasciato una scia di sangue: due i morti e 561 i feriti (di cui 76 minori di 12 anni). I dati sono stati resi noti dalla Polizia di Stato. Il numero dei feriti complessivi è in aumento rispetto ai 498 dello scorso anno, ma sono diminuiti quelli con lesioni con prognosi oltre i 40 giorni (35 rispetto a 44). Era dal 2001 che a capodanno non si registrava più di un morto (nel 2001 furono quattro); nel 2002 circa 550 feriti; nel 2003 un morto e circa 570 feriti; nel 2004 circa 580 feriti; nel 2005 circa 550 feriti; nel 2006 un morto e circa 580 feriti; nel 2007 circa 530 feriti; nel 2008 un morto e circa 470 feriti; nel 2009 un morto e circa 380 feriti; nel 2010 oltre 500 feriti; nel 2011 un morto e circa 500 feriti. Morto a  Napoli - A Casandrino, davanti al suo ristorante, ha perso la vita Marco D'Apice. Secondo quanto riferito dal cognato, stava cercando di accendere alcuni fuochi d'artificio quando improvvisamente si è accasciato a terra dove sono stati ritrovati dei bossoli calibro 7,65: è probabile che sia stato ucciso da una pallottola vagante. A Napoli cinquantadue persone sono state soccorse negli ospedali del capoluogo e ventuno in provincia. Otto minori feriti. Tragedia a Roma - Nella capitale, dove i feriti sono stati 72, un uomo di 31 anni è morto e una bimba di quattro è rimasta gravemente ferita per l'esplosione in un appartamento nel quartiere di San Basilio, in via Gigliotti. La piccola, nipote della vittima, è stata ricoverata all'ospedale pediatrico Bambino Gesù e versa in condizioni gravissime. Nell'incidente ferite altre tre persone, due dei quali bambini. Secondo quanto si è appreso intorno a mezzanotte e quaranta la vittima, a una festa con una ventina di persone, avrebbe tentato di accendere un botto all'interno dell'appartamento per poi portarlo, acceso, all'esterno. Ma il botto è esploso subito causando una deflagrazione a catena che ha coinvolto diversi altri materiali pirotecnici che erano in casa. Nell'appartamento sono stati ritrovati diversi chili di botti. L'esplosione ha frantumato i vetri e deformato le inferriate del balcone. Degli oggetti sono finiti in strada a una decina di metri di distanza. La vittima aveva dei precedenti penali, tra i quali detenzione di materiale esplodente, e in passato era stato anche agli arresto domiciliari. Milano - In un appartamento in via Bruni, a Milano, poco dopo la mezzanotte un uomo di 50 anni ha perso tre dita nel tentativo di accendere un grosso petardo che gli è esploso in mano. Un ferito anche in provincia di Bergano. A Berzo San Fermo un uomo di 37 anni ha perso pollice, anulare e mignolo. Un ragazzo di 19 anni, a Brunate, ah perso l'intera mano: il drammatico incidente appena prima della mezzanotte, quando un potentissimo petardo è scoppiato prima di essere lanciato. La violenta deflagrazione gli ha dilaniato la mano destra e provocato contusioni a un timpano e al collo.

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