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Calciomarcio, il pool di Napoli voleva intercettare Cannavaro

Indiscrezione di Panorama: a giugno la Procura partenopea voleva controllare tre giocatori del Napoli, tra cui il capitano

Andrea Tempestini
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Lo scorso mese di giugno la Procura di Napoli ha chiesto di intercettare i telefoni di almeno tre giocaotri della squadra partenopea: la rivelazione è contenuta nel settimanale Panorama in edicola dal 5 di gennaio. I calciatori nel mirino sarebbero il capitano, Paolo Cannavaro, l'attaccante Giuseppe Mascara e l'ex portiere Matteo Gianello. Resta il mistero sul motivo per il quale gli inquirenti fossero interessati alle conversazioni del terzetto. In Procura il fascicolo chiamato "reati da stadio" è blindato, ma è noto che si incrocia con altri due procedimenti della Direzione distrettuale antimafia (Dda). L'unica certezza è relativa al fatto che l'interesse del pool sarebbe stato suscitato dai volumi sospetti di scommesse su alcune partite disputate dal Napoli nelle ultime due stagioni. Incroci con l'inchiesta di Cremona - Tra i match finiti nel mirino (oltre alle partite già note: Napoli-Parma, Sampdoria-Napoli e Lecce Napoli) ce ne sarebbero diverse altre. Secondo quanti si è appreso, nelle scorse settimane sarebbero anche state vagliate le immagini di Milan-Napoli disputata il 28 febbraio 2001: i rossoneri si imposero per 3-0. L'entourage di Mascara ha reagito con sorpresa alle indiscrezioni di Panorama, ed ha escluso sia avvisi giudiziari sia convocazioni del calciatore in procura. E' possibile che negli ultimi mesi gli investigatori non abbiano trovato alcun riscontro ai loro sospetti. Inoltre, per quel che concerne Cannavaro, sarebbe stato intercettato (ma mai iscritto nel registro degli indagati) per comprendere come lo spogliatoio del Napoli reagisse alle richieste di combine che arrivavano dall'esterno. Secondo Panorama, infine, ci sarebbero più punti di contatto tra l'inchiesta partenopea e quella sul calcioscommesse di Cremona che sta destabilizzando il mondo del pallone: quattro partite nel mirino della Procura lombarda, per esempio, hanno registrato volumi anomali di giocate proprio in Campania.

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