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Vieri dalle donne alla danza: "Adesso io vivo per ballare"

L'intervista al nuovo Bobogol che debutta a 'Ballando': "La Titova mi mette pressione. La Carlucci mi ha convinto a partecipare"

Andrea Tempestini
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Cessato pericolo: ora che è stato trovato l'accordo con i concorrenti per i cachet, ridimensionando quelli - stratosferici - richiesti da alcuni dei concorrenti, Ballando con le stelle può regolarmente partire il 7 gennaio in prima serata su Raiuno. I 12 protagonisti dell'ottava edizione, come sempre scelti personalmente da Milly Carlucci, saranno Gianni Rivera, Lucrezia Lante Della Rovere, Anna Tatangelo, Sergio Assisi, Marco Delvecchio, Claudia Andreatti, Ariadna Romero, Alex Belli, Stefano Campagna, Ria Antoniu, Gil Andres e, soprattutto, Christian “Bobo” Vieri, il più atteso di tutti. Allora, Vieri, il suo compenso è quello che ha fatto più discutere... «Quando giocavo a calcio non ci facevo caso, alle polemiche, figuriamoci ora che non è nemmeno il mio lavoro! Io volevo imparare a ballare, lo sto facendo, mi sto divertendo... tutto qui. Comunque di queste cose non voglio parlare, parlo solo del programma». Allora ci dica, che voto si dà come ballerino? «Sono partito da zero, perché non ho mai ballato in vita mia, e quindi dal primo giorno sono migliorato del 100%. Oggi  mi darei 10». Vuol dire che punta alla vittoria? «No, per me è tutto nuovo, lo so che sono rigido, però alla fine del programma saprò fare un ballo fino in fondo: è come fare un goal, questa è la mia vittoria». Chi teme di più tra i concorrenti? «Nessuno, perché siamo tutti allo stesso livello. E poi per me è un gioco, non sento nessuna competizione. Sto imparando a ballare, che è quello che volevo fare, è difficilissimo ma  divertente». Però farà coppia con Natalia Titova, che invece la competizione la sente, e  ha già vinto la quinta edizione del programma: la sua insegnante non riesce a farle uscire un pizzico di sana voglia di vincere? «No, voglio solo imparare a ballare. Però lei mi mette una pressione incredibile, che non avevo nemmeno quando giocavo,  quando stavo davanti a centomila persone. Devo stare a testa alta, con le spalle dritte e ballare, se no mi urla e sono fregato. Lei è un fenomeno, mi fa lavorare tanto, tutti i giorni, che è quello di cui ho bisogno». È più pesante l'allenamento per una partita di calcio o per prepararsi a scendere in pista? «È diverso, nel calcio fai le distanze lunghe, qui è tutto più veloce. Due allenamenti al giorno, per me che stavo fermo da un po', sono davvero impegnativi... Ma la cosa più difficile è ricordare i movimenti che bisogna fare. Mai potevo pensare di partecipare a un programma di ballo: se me l'avessero detto cinque anni fa mi sarei messo a ridere». E cosa le ha fatto cambiare idea, a parte il cachet? «Mi ha convinto Milly, che ogni anno mi chiamava e le dicevo sempre di no. Alla fine ho detto proviamo». In quali balli si è cimentato, in queste prime due settimane di prove? «Il boogie-woogie e il cha cha cha». Si dice che abbia un'ossessione per il cha cha cha, che non la fa dormire di notte, e che stia cercando di memorizzare i passi riguardando sul telefonino la sua coreografia... «Quel ballo è difficilissimo, lo sbaglio sempre! Preferisco il boogie, mi viene più facile». Gli altri concorrenti hanno raccontato di essere già dimagriti parecchio, da quando sono iniziate le prove. Lei quanti chili ha perso? «Non lo so, non mi sono pesato». Che ne pensa degli altri calciatori in gara, come Rivera? «Sono tutti al livello mio, facciamo uno sport che è l'opposto del ballo. Marco Delvecchio lo conosco da vent'anni, siamo stati in Nazionale insieme fin dalla under 21...». Che si aspetta da Ballando con le stelle? «Non voglio niente, solo imparare a ballare. Alla fine di questi tre mesi saprò finire un ballo...». Sì, questo concetto l'ha già enucleato. Ma quindi non pensa che possa essere l'inizio di una carriera televisiva? «No, sono qui solo per ballare». Veniamo al calcio. Che ne pensa dello scandalo delle scommesse? «Niente, non mi va di rispondere a questa domanda. Bisogna verificare ancora tutto». E invece per quanto riguarda... Aspetti, Vieri, dove va? Non scappi via, ho ancora qualche domanda... intervista di Donatella Aragozzini

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