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Il professore fischiato in piazza da operai e imprenditori

Mario Monti a Reggio Emilia contestato da Lega, Destra e Rifondazione comunista. Bersani: "Il Carroccio non si permetta"

Lucia Esposito
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Reggio Emilia applaude Mario Monti nel giorno delle celebrazioni per il 215° anniversario del Tricolore, ma c'è chi esce dal coro e contesta il premier. Dopo essere stato accolto da applausi nella piazza dove ha sede il Comune di Reggio Emilia, il presidente ha subito una contestazione al suo arrivo al teatro municipale dove ad attenderlo, tenuti però a debita distanza, vi erano numerosi sostenitori della Lega affiancati a qualche decina di metri da giovani de La Destra, mentre di fronte alla piazza a contestare il capo del governo vi erano alcuni militanti di Rifondazione comunista. Tra loro nche alcuni operai e due imprenditori locali con un cappio al collo, per una protesta simbolica sulla crisi che stanno attraversando le aziende. Una contestazione, insomma, bipartisan. Pd contro Lega - A sinistra però preferiscono prendersela solo con la Lega. "Non si premetta di contestare: ha governato otto anni su dieci e ci ha parcheggiato ad un passo dal baratro. Stiamo cercando di venire via dai guai che hanno creato", accusa il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. E Claudio Martini, presidente del Forum Enti locali dei democratici, aggiunge: "I leghisti riescono a dimostrare ogni giorno la loro totale assenza di responsabilità e incapacità di volere il bene degli italiani e dell'Italia in generale".

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