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Iran, condannato a morte l'americano "spia della Cia"

Teheran, sentenza contro Amir Mirzai Hekmati, l'ex marine d'origine iraniana accusato di spionaggio. Usa: "Confessione estorta"

Giulio Bucchi
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Un ex marine americano, che ha anche cittadinanza iraniana, è stato condannato a morte da un Tribunale di Teheran con l'accusa di spionaggio per la Cia. Lo riporta oggi l'agenzia di stampa Fars. Amir Mirzai Hekmati, 28 anni, è stato "condannato a morte per aver collaborato con una nazione ostile, adesione alla Cia e per aver tentato di coinvolgere l'Iran nel terrorismo", recita la sentenza. Hekmati, che è nato negli Stati Uniti da una famiglia di iraniani immigrati, è stato mostrato dalla televisione di stato iraniana il 18 dicembre mentre, in perfetto inglese e farsi, diceva di essere stato inviato dalla Cia per infiltrarsi nel ministero dell'intelligence iraniano. La famiglia di Hekmati negli Stati Uniti ha sempre proclamato la sua innocenza dicendo che non si tratta di una spia e che si era recato in Iran a visitare le sue nonne. Washington ha chiesto a Teheran che Hekmati venga rilasciato. Il governo statunitense aveva bollato come "false" le affermazioni di Hekmati, dicendo che erano state "estorte con la forza", e ne aveva chiesto l'immediata scarcerazione. Hekmati, nato in Arizona, si era arruolato nell'esercito nel 2001. Secondo i media iraniani, dopo aver ricevuto un addestramento militare, era stato inviato nella base aerea Usa di Bagram, in Afghanistan, dove era stato messo al corrente di informazioni d'intelligence riservate prima di recarsi a Teheran.

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