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Facci: caro Pdl, sull'evasione devi dire qualcosa di destra

Il rispetto delle regole e le liberalizzazioni sono patrimonio liberale, pedagogia sociale e protezonismo di sinistra

Lucia Esposito
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Un immodesto consiglio al centrodestra dei vari Cicchitto e Lupi e Gasparri e a tutta la compagnia che fa dichiarazioni anche mentre dorme: non andate più in televisione a parlare degli «italiani» e degli «elettori», perché durante queste vacanze - anche mentali - avete fatto capire quanto non sappiate nulla proprio degli italiani e degli elettori. I quali in toto - trasversalmente - in questi giorni hanno recepito un messaggio solo, senza sfumature: il centrodestra difende gli evasori. E perché l'hanno recepito? Perché è vero, almeno stando alle motivazioni ri-di-co-le («stato di polizia», «caccia al ricco») che per difendere un italiano su dieci hanno fatto incazzare gli altri nove. Dunque non sprecatevi in distinguo e in difese dell'indifendibile: è roba che stringi stringi non ha capito nessuno, è nebbia, è un polverone post-politico in cui dovete ancora decidere - come centrodestra - se siete di destra, se siete di centro, di sinistra, se siete dissociati: perché il rispetto delle regole e dell'ordine è sempre stato patrimonio della destra e la pedagogia sociale lo è sempre stata stata della sinistra, non il contrario, così come le liberalizzazioni sono sempre state patrimonio della destra liberale mentre il protezionismo statalista lo è sempre stato della sinistra, non il contrario. Sveglia ragazzi, è iniziato l'anno nuovo e state facendo ridere. di Filippo Facci  

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