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Francia, addio tripla A Declassata anche l'Italia

Bufera sull'eurozona. S&P, downgrade di Parigi: Sarkò non ride più. Siluro anche per Monti: tracollo fino a BBB+. Nel mirino anche Madrid e Lisbona

Andrea Tempestini
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Una doccia gelata per il Vecchio Continente: il colosso del rating Standard & Poor's ha declassato i debiti di Francia, Italia e Austria. In arrivo il downgrade anche di Spagna e Portogallo: una vera e propria bufera per l'eurozona, per Sarkozy e per Mario Monti. Parigi e Vienna perdono così la tripla A, e il loro rating passa ad AA+.  Il debito italiano ha subìto un doppio declassamento: il rating è tracollato a BBB+: uno smacco durrissimo. Ancora sconosciuta l'entità del declassamento italiano, confermato però dal governo: secondo le indiscrezioni la valutazione del debito del Belpaese dovrebbe tracollare a BBB+: uno smacco durissimo. Le conferme ufficiali non sono ancora arrivate da parte di S&P. L'ufficialità del colpo alla Francia è arrivata dal ministro delle finanze transalpino Francois Baroin, che ha commentato: "Non è una catastrofe. Quasi tutti i paesi dell'eurozona hanno subito un downgrade da parte di S&P". Germania nel mirino? - Una fonte diplomatica transalpina ha specificato come la scure dell'agenzia abbia "risparmiato" Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo: una frase sibillina che lascia intendere che anche la locomotiva tedesca potrebbe essere nel mirino di S&P. Subito dopo l'annuncio, i listini del Vecchio Continente hanno virato al ribasso: la giornata borsistica ha svoltato pagina, passando e chiudendo in territorio negativo, dopo i rialzi che avevano seguito il buon esito dell'asta dei Btp triennali italiani, i cui rendimenti sono scesi al 4,83% dal 5,62% registrato alla fine di dicembre. In una giornata durissima per il Vecchio Continente è arrivata anche la notizia dell'interruzione delle trattative tra Atene e Iif per la ristrutturazione del debito: il salvataggio di Atene è sempre più lontano. Protesta in Francia - A Parigi decine di manifestanti hanno inscenato una protesta di fronte alla sede dell'agenzia Standard & Poor's. A convocare il corteo è stato Jean-Luc Melenchon, leader del Parti de gauche, fuoruscito nel 2008 dal Partito socialista e candidato all'Eliseo. Melenchon ha invitato tutti a "resistere" alla "guerra della finanza contro la Francia". Melenchon sostiene che "la Banca centrale europea deve annunciare immediatamente che presterà alla Francia ad un tasso molto basso. Se non succederà, bisognerà sospendere i versamenti francesi al bilancio dell'Unione europea e coprire le prossime rate con un prestito forzoso sulle banche francesi che sono state rifornite dalla Bce". Il presidente transalpino, Nicolas Sarkozy, ha subito annunciato che si impegna a prendere nelle prossime settimane "decisioni forti" per stimonale crescita, occupazione e competitività. Rischia il fondo Salva Stati - Il downgrade del rating di alcuni stati dell'Eurozona da parte di Standard and Poor's rischia seriamente di depotenziare il Fondo salva-stati europeo e renderà più difficile l'accordo sull'aumento delle sue risorse. Lo ha riferito un funzionario dell'Unione europea precisando che solo il taglio del rating 'tripla A' della Francia di un gradino potrebbe ridurre le 'munizionì del Fondo del 20% da 440 a 360 miliardi di euro. "E' chiaro che l'attuale dotazione non durerà a lungo a causa del modo in cui è stata calcolata", ha detto il funzionario sottolineando che la 'tripla A' dell'Efsf non dovrebbe essere considerata intoccabile.

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