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Il crollo verticale di Pisapia Sindaco sempre meno amato

De Magistris primo per gradimento, mentre il primo cittadino di Milano perde quasi 4 punti in soli sette mesi. Giù pure Formigoni

Matteo Legnani
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  Nel giorno del battesimo di Area C, la tassa d'accesso al centro città, è una batosta quella che si abbatte sulla popolarità del sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Il sondaggio condotto da Ipr Marketing e pubblicato oggi sul Sole 24 Ore indica infatti che il primo cittadino arancione ha dilapidato in sette mesi 3,6 punti percentuali, piazzandosi solo al 76esimo posto (su 104) tra i sindaci delle città capoluogo di provincia. Sicuramente, a Pisapia Area C non ha fatto bene (come a suo tempo Ecopass fece male a Letizia Moratti), ma anche le tasse e gli aumenti dei costi dei servizi voluti dalla sua giunta in questi pochi mesi di governo della città hanno inciso. Oltre a una condotta ben lungi da quel "dialogo aperto coi cittadini" che lo stesso Pisapia a lungo aveva sbandierato nel corso della campagna elettorale 2011.Vola invece nel sondaggio il primo cittadino di Napoli Luigi de Magistris, primo in Italia per gradimento. E a sinistra tengono bene anche i sindaci di Bari e Torino, Michele Emiliano e Piero Fassino, a testimonianza che il caso-Pisapia non è da imputarsi a un trend della sua parte politica. Paga anche il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, per la pessima gestione dell'emergenza maltempo nel capoluogo ligure dello scorso mese di novembre. Nella Capitale, stabile il Pdl Gianni Alemanno. Tra i presidenti di Regione, la stessa indagine premia il pugliese Nicki Vendola, il leghista Roberto Cota in Piemonte e il collega Luca Zaia in Piemonte (primo in classifica), mentre "punisce" il lombardo Roberto Formigoni, che con un -5,1% scivola dalle prime posizioni alla dodicesima.  

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