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Usa, guerra contro l'Europa: giù rating fondo salvaStati

Standard&Poor's piccona l'Eurozona: l'Efsf perde la tripla A e passa ad AA+. Draghi: "Impariamo a vivere senza agenzie"

Giulio Bucchi
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Standard and Poor's contro l'Europa: dopo aver declassato il rating di mezza Eurozona, l'agenzia americana opera un nuovo downgrade: questa volta nel mirino ci finisce il Fondo salva-stati, che perde la Tripla A e si assesta a AA+. L'agenzia in una nota fa sapere di essere pronta a ripristinare la Tripla A dell'Efsf se il fondo otterrà maggiori garanzie dai paesi dell'Eurozona. La decisione dell'agenzia era attesa, dopo il taglio della Tripla A di Parigi e Vienna. La Francia e l'Austria infatti sono tra i principali garanti, insieme alla Germania, del Fondo. Ed è la stessa S&P's a spiegare che la decisione di tagliare il rating è legata alla precedente scelta di ridurre il rating di Francia e Austria. Il colpo all'Eurozona, comunque, è grave: proprio oggi il premier Mario Monti ha discusso con il presidente del Consiglio europeo Van Rompuy della necessità di dotare l'Europa di strumenti comuni anti-crisi. Con la Grecia con un piede e mezzo fuori dall'euro, non si potrebbe sopportare un crollo anche dell'Italia. Draghi bacchetta - Negli stessi minuti in cui S&P's declassava di nuovo l'Europa, il governatore della Banca centrale europea Mario Draghi lanciava l'allarme per una "situazione gravissima", peggiorata rispetto ad ottobre. Però non rinunciava alla stoccata proprio contro le agenzie di rating, che "hanno subito un grave danno di immagine e reputazione durante la crisi". Questo perché nel settore del rating "non c'è concorrenza" e qualsiasi cosa si farà per cambiare questa situazione sarà "benvenuta". Insomma, dice a chiare lettere il governatore della Bce, bisognerebbe "imparare a vivere senza le agenzie di rating" o quanto meno "imparare a fare meno affidamento, dando un potere molto più limitato di quello che hanno attualmente". Un consiglio dall'incredibile tempismo.

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