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Monta la protesta dei taxi Danni alle auto in servizio

Roma paralizzata per la mobilitazione. Calci ai taxi in servizio. Alemanno: "Non é accettabile". Mercoledì nuovo incontro

Andrea Tempestini
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Il governo di Mario Monti taglia i tempi del decreto liberalizzazioni, che dovrebbe essere varato venerdì, al Consiglio dei ministri che è slittato di un giorno rispetto a quanto era stato previsto. In serata si è tenuto l'incontro a Palazzo Chigi tra i tassisti sul piede di guerra e l'esecutivo. "Il governo si è detto disposto ad incontrarci di nuovo domani pomeriggio per valutare il testo che dobbiamo preparare per dimostrargli, dati alla mano, che la liberalizzazione del settore taxi non porta benefici in maniera concreta", ha spiegato il presidente di Uritaxi e 4570, Loreno Bittarelli. Nel corso della giornata la protesta contro l'esecutivo che vuole liberalizzare il settore è anche degenerata in atti di violenza contro chi ha scelto di lavorare: calci e pugni contro le portiere delle auto in servizio. La delegazione di tassisti di Napoli, in via del Corso a Roma, ha rivolto urla e fischi ad ogni taxi in servizio. Alemanno: "Inammissibile" - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha commentato: "E' inammissibile che mentre sta per svolgersi l'incontro fra il Governo e i rappresentanti sindacali dei tassisti nascano manifestazioni spontanee non autorizzate di  alcuni lavoratori del settore. Si tratta quasi esclusivamente di operatori provenienti da fuori Roma che stanno bloccando la città e minacciando i colleghi romani". Il primo cittadino della capitale ha chiesto alla Questura di intervenire "con la massima fermezza per difendere i tassisti romani e per evitare che persone estranee alla nostra città creino difficoltà per la mobilità nella capitale". Dura anche la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini: "Se i tassisti continuano con questa forma di protesta preventiva rischiano di passare dalla ragione al torto. C'è bisogno di liberalizzazioni - ha sottolineato la Polverini - partendo dai grandi, energia e banche. Certo un servizio come quello dei taxi deve trovare condizioni per garantire gli utenti che hanno bisogno di una maggiore mobilità e gli stessi tassisti che hanno diritto a uno stipendio degno di definirsi tale. Credo ci sia lo spazio per trovare delle soluzioni". "Ci resta soltanto il sangue" - Il presidente di Uritaxi e del 3570 a Roma, Loreno Bittareli, intervistato da Radio 24 prima dell'incontro col governo ha spiegato: "Noi andiamo a chiedere, non a dare. Dare, abbiamo già dato, c'è rimasto solo il sangue. La ragione è dalla nostra parte - ha aggiunto Bittarelli - siamo considerati la categoria da colpire, altro che blocchi del traffico faremo. Finora non li abbiamo fatti. Secondo lei il popolo affamato che fa?". E alla possibilità che si ripetano episodi di violenza, Bittarelli ha risposto: "Tutta questa violenza non mi è sembrato ci sia mai stata e spero che non ce ne sia, ma è chiaro che non ci faremo mangiare sopra la testa da nessuno. Nel piatto nostro è già difficile che mangiamo noi, ci riusciamo a fatica". Quindi le critiche al governo Monti: "Tutti questi professori che hanno sempre preso 500mila euro l'anno più i vari benefit ora, senza neanche essere stati votati dagli italiani, di punto in bianco decidono di ammazzare la categoria di tassisti. Noi non ci facciamo ammazzare, faremo di tutto per salvaguardare le nostre ragioni". Quindi le richieste: "Il carburante professionale come per camionisti e agricoltori, il riconoscimento delle malattie professionali del nostro lavoro, che è tra i più usuranti e chiediamo sgravi dell'Iva sui beni strumentali. Se poi ragionevolmente si tratta di migliorare il servizio, siamo i primi a volerlo". Torna la normalità a Napoli - Nel frattempo, dopo sei notti di protesta, piazza del Plebiscito a Napoli è tornata alla normalità. Le ultime auto bianche sono uscite dai varchi, poi sigillati con le catene, intorno alle 10 del mattino. La polizia municipale presidia la piazza e un carroattrezzi è fermo davanti a Palazzo Reale, pronto a intervenire se qualcuno dovesse ritornare a occupare. I tassisti hanno abbandonato il luogo della protesta senza fare resistenza, collaborando con i vigili urbani e riprendendo i parcheggi. La politica tratta - L'irritazione però monta anche tra le altre categorie che rischiano di essere toccate dal provvedimento: dai benzinai ai farmacisti. Il Pdl invoca cautela, mentre il Terzo Polo chiede coraggio, mentre il Pd ritiene necessario toccare chi finora è stato al riparo e il segretario Pierluigi Bersani, che preferisce non parlare di indiscrezioni, afferma: "Il Partito Democratico ha la sua proposta e aspettiamo, poi diremo la nostra con assoluta lealtà verso il Governo, ma anche con trasparenza". Sul fronte della politica prosegue il dialogo tra esecutivo e gruppi parlamentari: alla Camera Pdl, Pd e Terzo Polo hanno presentato una mozione unitaria di sostegno alla politica del Guardasigilli, Paola Severino, sulla Giustizia.

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